La fortuna di essere donna in un Paese cristiano


di Giorgio Nadali

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EBRAISMO

1)    E’ un “eser”, cioè un aiuto per l’uomo (Genesi 2,18) Per amore suo l’uomo si separerà dai genitori (Genesi 2,24)

2)    Le donne hanno più fede degli uomini (Talmud)

3)    Le donne hanno più potere discernimento degli uomini (Talmud)

4)    Le donne hanno un cuore più tenero degli uomini (Talmud)

5)    Israele è stato redento dall’Egitto dalla virtù di donne israelite

6)    Su 10 misure del parlare nel mondo, le donne ne hanno prese 9 (Talmud)

7)    Un uomo senza moglie vive senza gioia, benedizione e bene (Talmud)

8)    Un uomo deve amare sua moglie come se stesso e rispettarla più di se stesso (Talmud)

9)    Un uomo deve essere attento a non dire cose che urtino la sensibilità più propensa alle lacrime, delle donne (Talmud)

10)  Secondo la halakà (la legge ebraica) le donne sono esenti dalla maggioranza dei mitzvoth (comandamenti) positivi (cioè dei doveri) e dallo studio della Torah (la Parola di Dio)

11)  Le donne devono avere figli

12)  Nell’Ebraismo ortodosso una donna non può essere presidente di una congregazione e non può essere rabbino (nell’Ebraismo riformato, specie negli Stai Uniti, sì)

13)  La donna durante il ciclo mestruale è ridda, cioè impura per 7 giorni. E’ impura anche dopo il parto. Nelle sinagoghe c’è una piscina rituale chiamata mikvah per la purificazione delle donne dopo questi eventi

14)  Nel ramo dell’Ebraismo ortodosso la donna non può indossare tallit (velo della preghiera) e teffilin (il filatterio). Non può inoltre leggere in pubblico la torah (Parola di Dio). Non può essere cantore

15)  La Bibbia contiene 3 libri che hanno il nome di donna: Ruth, Giuditta e Ester

16)  Delle 50 imposizioni di nomi biblici, circa la metà avviene ad opera di donne. In base al matriarcato, Isacco viene fatto sposare a Rebecca, la cui approvazione è necessaria.

17)  Nonostante il predominio dell’uomo, entrambe i genitori vanno onorati (Esodo 20,12)

18)  Il marito deve garantire alla moglie 3 diritti: cibo, vestiti, attività sessuale

19)  La procreazione è un dovere maschile, non femminile

20)  Il Talmud afferma che la donna è spiritualmente superiore all’uomo. Lei ha varie funzioni tra cui guidare e ispirare il marito e dargli soddisfazione sessuale

21)  Nel diritto religioso la donna non ha parità. Il divorzio dipende molto dall’uomo, ma sono ebrei solo i figli di madre ebrea. La discendenza ebraica è trasmessa dalla. Si nasce ebrei se la madre è ebrea

22)  Il maschio rimane l’elemento a cui si conferisce più importanza e a cui si presta maggiore attenzione. Una figlia viene accolta con minor gioia e la madre che l’ha partorita dovrà compiere una purificazione più lunga che se avesse dato alla luce un maschio. L’educazione delle bambine – soprattutto quella religiosa – è sommaria perché riservata agli uomini (Ebraismo Ortodosso)

23)  La donna sposata è l’elemento fondamentale della cellula familiare

24)  Nelle famiglie osservanti è la donna-moglie ad accende la candela dello Shabbath (Sabato), al tramonto del venerdì

25)  Preghiera ebraica maschile:  Benedetto tu Signore Nostro Dio Re del mondo che non mi hai fatto non ebreo. Benedetto tu Signore Nostro Dio Re del mondo che non mi hai fatto schiavo. Benedetto tu Signore Nostro Dio Re del mondo che non mi hai fatto donna. Le donne recitano solo le prime due parti e al posto della terza dicono: “Benedetto tu (o Signore Nostro Dio Re del mondo) che mi ha fatto secondo la sua volontà”. Questa è la formula del rito sefardita e ashkenazita (Ebraismo Ortodosso)

 CRISTIANESIMO

1)    Gesù rompe con la tradizione del suo popolo (ebraico). Conversa con le donne (i rabbi non lo facevano). Parla anche con donne peccatrici, eretiche e pagane. Considera le stesse necessità di uomini e donne allo stesso modo.

2)    Loda la grande fede della donna: “Donna, davvero grande è la tua fede” (Matteo 15,28) dice ad una donna cananea (quindi estranea al popolo ebraico).

3)    Gesù vede il ruolo della donna anzitutto nella sua maternità, ma privilegia i vincoli maestro-discepolo, non quelli madre-figlio/a (Luca 11,27-28).

4)    Difende la donna, che nell’Ebraismo del suo tempo poteva essere ripudiata dal marito anche per una sciocchezza con un semplice foglietto chiamato libello del ripudio. Lei a quel punto era rovinata e rifiutata da tutti. Gesù afferma quindi che “chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio” (Matteo 19, 8). Gesù abolisce il divorzio, di cui la donna era vittima.

5)    Gesù chiama la donna “figlia di Abramo”. Un titolo che in tutto l’Antico Testamento era riservato agli uomini. (Luca 13,16).

6)    La figura più venerata – come donna – in tutte le Religioni è Maria, la Madonna. E’ venerata come “Regina degli Angeli”. La Chiesa Cattolica vede in Maria la massima espressione del genio femminile. Maria è anche il massimo dell’umiltà e della disponibilità umana a Dio.

7)    Gesù non chiama apostoli donna (almeno tra i 12), ma ha un seguito femminile di discepole: Susanna, Giovanna, Maria di Magdala (La maddalena), Maria di Giacomo.

8)    La metà dei 9900 santi canonizzati è donna

9)    4 “dottori della Chiesa” storici su 34 sono donne. Di queste Santa Caterina da Siena è Patrona d’Italia. 

10)  La più giovane santa italiana è Santa Maria Goretti (morta a 14 anni)

11)  La dignità della donna si collega intimamente con l’amore che ella riceve a motivo stesso della sua femminilità e altresì con l’amore che a sua volta dona. La forza morale della donna, la sua forza spirituale si unisce con la consapevolezza che Dio le affida in modo speciale l’uomo. Naturalmente Dio affida ogni uomo a tutti e ciascuno. Tuttavia questo affidamento riguarda in modo speciale la donna. In tutto l’insegnamento di Gesù come anche nel suo comportamento, nulla si incontra che rifletta la discriminazione propria del suo tempo, della donna. Al contrario, le sue parole e le sue opere esprimono sempre il rispetto e l’onore dovuto alla donna. (Papa Giovanni Paolo II nella lettera apostolica Mulieris Dignitatem, sulla dignità della donna)

12)  Dio stesso si serve di una donna – della disponibilità e dell’umiltà di una ragazzina: Maria di Nazareth – per dare inizio al suo immenso piano di salvezza e per incarnarsi come uomo in Gesù Cristo.

ISLAM

1)    Come credente è pari all’uomo

2)    Secondo gli hadith (detti di Maometto): “Temi Allah nel rispetto delle donne”

3)    Un uomo ha più sapienza di un a donna. L’uomo è superiore alla donna, come afferma la sura 2,228  del Corano

4)    “I migliori di voi sono coloro che si comportano meglio con le loro mogli”

5)    Un musulmano non deve odiare sua moglie e se è dispiaciuto con un suo difetto (di lei), sia dilettato con una sua qualità

6)    “Più un musulmano è gentile con sua moglie, più è perfetta la sua fede”

7)    Il Corano stabilisce che l’uomo è colui che protegge e mantiene le donne

8)    La preghiera deve essere separata tra uomini e donne. Le donne stanno dietro un angolo coperto da una tenda verde all’interno della moschea

9)    Una donna non può essere imam (guida della preghiera in moschea)

10)  Il ruolo principale della donna è quello di moglie e madre

11)  Se la donna lavora, non può restare sola con un uomo sul posto di lavoro

12)  Sì alla poliginìa (un uomo può avere più mogli). No alla poliandrìa (donna con più mariti). Massimo 4 mogli solo se il musulmano può permettersi di mantenerle tutte senza fare preferenze. Non molto comune. Il Corano dice: “Sposate allora di fra le donne che vi piacciono, due, tre, quattro” (Sura 4,3)

13)  Una vedova eredita ¼ delle proprietà del marito, ma se ha figli si riduce a 1/8

14)  Il Corano considera l’amore tra marito e moglie, un segno di Dio

15)  L’infibulazione (mutilazione genitale femminile) NON è legata al Corano, ma è un fatto tradizionale e culturale in Africa.

16)  Un uomo può picchiare la moglie se teme la sua ribellione (Sura 4,34 del Corano). La ribellione è la nushuz. Il Corano dice: “Quanto a quelle di cui temete atti di disobbedienza, ammoni tele, poi lasciatele sole nei loro letti, poi battetele” (Sura 4,34)

17)  La Sura 24,31 del Corano richiede che la donna si veli i capelli. La nazione più rigida è l’Iran. La più libera è la Tunisia (velo non necessario). Si va dall’hijab (velo semplice tipo foulard) al Niqab (velo nero integrale con fessura che lasciano intravedere solo gli occhi e con sportellino per mangiare. Va indossato solo in pubblico. Arabia Saudita, Yemen, Bahrain, Kuwait, Qatar, Onam, Emirati Arabi Uniti, Pakistan. Dalla pubertà (14 anni in su). Il Chador è invece il velo totale ma fa intravedere l’ovale del volto. Il Burqa è il velo totale con un retina per vedere. Non si vedono nemmeno gli occhi. Si usa solo in Afghanistan. La polizia religiosa islamica è chiamata muttawia o muttaween. E’ il comitato per l’imposizione della virtù e l’interdizione del vizio. Opera in Iran contro le donne non velate bene.

18)  Il paradiso islamico prevede 40 vergini (dette huri) pronte ad allietare i defunti uomini

19)  Le donne hanno la metà dei diritti degli uomini nelle testimonianze pubbliche (sura 2,282) e nelle eredità (sura 4,11)

20)   L’Islam considera la moglie come possesso (sura 3,14 del Corano)

21)  Maometto insegna che le donne sono mancanti di intelligenza e religione: “Io non ho mai visto qualcuno più deficiente di intelligenza e religione delle donne” (Al Bukhari 2,541)

22)  Maometto insegna che le donne sono di cattivo auspicio: “Dopo di me non lascio alcuna afflizione che sia più nociva agli uomini delle donne” (Al Bukhari vol. 7,33). Maometto ebbe 11 mogli.

23)   Un uomo può divorziare da sua moglie per mezzo di una dichiarazione pubblica, mentre la moglie non possiede tale diritto “Il ripudio vi è concesso due volte” (Sura 2,229)

24)  I bambini vanno educati secondo la religione del padre musulmano. Se lui divorzia da lei, egli otterrebbe la custodia dei bambini, e lei non rivedrebbe più i figli.

25)  La donna è proprietà del marito e deve sottostare a 6 regole della qiwamah, cioè custodia. 1) Non può ricevere estranei, regali, proprietà, senza il permesso del marito 2) Il marito può limitare i movimenti della moglie 3) La moglie non può contestare il marito 4) La moglie non può contestare al marito il diritto al concubinato (avere amanti) 5) Con il matrimonio accetta le regole della qiwamah 6) la moglie deve sottostare al diritto del marito di rivendicare in ogni caso la paternità

26)  Secondo Maometto la maggioranza dei dannati all’inferno sono donne

27)  Con la regola detta “djabr” il padre può far sposare la figlia con chi vuole lui (ma questo non è nel Corano)

28)  La donna come credente è pari all’uomo

29)  I musulmani venerano Maria e credono nella sua eccellenza e verginità, testimoniata nella Sura XIX del Corano, senza però considerarla Madre di Dio. Nel Corano la figura di Maria (Maryam) è preminente su tutte le figure altre femminili e viene ricordata più volte, oltre alla presenza nel capitolo 19 a lei intitolato; è anche l’unica donna citata nel Corano con un nome proprio. I musulmani la chiamano Sayyida, che significa Signora, Padrona” e corrisponde al termine cristiano “Madonna” (Mea Domina – Mia Signora)

30) “Gli uomini sono preposti alle donne, perché Allah ha elevato alcuni di loro [esseri umani] su altri, e per il fatto che essi spendono [per esse] dei propri beni. Le [donne] probe sono dunque devote, salvaguardano in assenza [dei propri mariti, i loro diritti e la propria castità], per ciò che Allah ha preservato [per esse]. E quelle di cui temete la ribellione, ebbene, [prima] consigliatele, [e se ciò non dovesse rivelarsi efficace] abbandonatele nei [loro] letti, [e se anche questo non dovesse essere sufficiente] battetele. Se poi vi obbediscono, non cercate, contro di esse, [alcuna] via [per opprimerle]. In verità, Allah è sublime, grande”.

31) Picchiare la moglie è un evento presente in tutte le culture, ma solo nell’Islam è santificato da una autorizzazione di Dio. Amnesty International riporta che “secondo l’Istituto di Scienze Mediche del Pakistan, oltre il 90% delle donne sposate riferiscono di essere state prese a calci, schiaffeggiate, picchiate, o sottoposte ad abusi sessuali quando i mariti non erano soddisfatti della loro cucina o della pulizia della casa, o quando si dimostravano ‘incapaci’ di rimanere incinte o avevano partorito una femmina invece di un maschio”. In Tunisia picchiare la moglie viene sanzionato con 5 anni di carcere.

32) La Sharia (Legge Islamica) stabilisce che nei matrimoni misti “i bambini seguiranno la migliore tra le due religioni dei genitori”, la quale, nel tuo caso, sarebbe considerata l’Islam. Il Corano afferma che l’Islam è l’unica vera religione: “La religione presso Dio è l’Islam.” (Sura 3:19). Dei non-musulmani non possono essere tutori di musulmani: “O voi che credete! Non preferite prender per patroni gli infedeli piuttosto che i credenti.” (Sura 4:144). Se la moglie sopravvive al marito musulmano e le sue proprietà si trovassero in un paese islamico, la legge islamica verrebbe applicata. La moglie che non si è convertita all’Islam non eredita nulla, mentre la moglie che si è convertita all’Islam eredità molto poco. Secondo il Corano una moglie non eredita tutto il patrimonio di suo marito. Se il marito morisse non lasciando eredi, lei percepirebbe un quarto del suo patrimonio, e i suoi genitori, i fratelli, gli zii etc. percepirebbero il resto. Se il marito deceduto lasciasse eredi allora la moglie percepirebbe un ottavo e i figli il resto, un figlio maschio eredita il doppio di una femmina: “Ed esse (mogli) avranno a loro volta un quarto di tutto quel che voi morendo lascerete, se non avete figli; ché se li avrete, ad esse spetterà un ottavo, dopo che siano stati pagati eventuali lasciti o debiti.” (Sura 4:12).

 INDUISMO

 1)    La  dottrina religione sostiene che non si è veramente adulti senza un figlio maschio

2)    La donna indù è tenuta a 3 obbedienze: a) al padre b) al marito c) ai propri figli

3)    Nella sterminata campagna indiana – in centinaia di villaggi – è molto diffuso l’infanticidio femminile eseguito allattando la neonata con un seno cosparso di veleno

4)    Secondo i Rig Veda (scritture sacre indù): “Un figlio deve sempre servire sua madre anche se lei è una fuori casta”

5)    Il professore è equivalente a dieci insegnanti, il padre è equivalente a cento professori, la madre è molto più di un migliaio di padri, nell’onore” (Rig Veda)

6)    “Tutti i peccati sono espiabili, ma chi ha maledetto la madre non sarà mai liberato” (dal ciclo di reincarnazioni detto samsàra)

7)    “Un padre fuori casta può essere perdonato, ma non la madre. Lei non è mai una fuori casta per il figlio”

8)    Esistono migliaia di divinità femminili

9)    Secondo il Mahatma Gandhi “Le donne costituiscono la metà migliore dell’umanità”

10)   Nei testi sacri la donna è pari all’uomo

11)  Nel 1829 venne abolita la pratica della “sati”. Una vedova si immolava da viva sulla pira funeraria del marito a simbolo del suo essere priva del suo valore in sé, senza il marito. Questa pratica è ancora in uso in forma clandestina nell’India rurale. E’ segno di amore immortale e purifica la coppia dai peccati accumulati

12)   Le vedove e le divorziate possono risposarsi, ma vanno incontro a disapprovazione sociale e pesanti obblighi economici. Il divorzio (manusamhita) è lecito se il marito è diventato un asceta, un fuori casta, è disperso, è un impotente, è un traditore.

13)  Le vedove devono vestire un sari bianco (lutto) e rinunciare a ornamenti, compreso il punto rosso (bindi) sulla fronte, segno di buon auspicio. Le vedove devono dedicarsi solo a obblighi religiosi.

14)  La dote rappresenta ancora il lato più tragico della condizione femminile indiana. Il matrimonio ha conservato il carattere di affare economico. Esiste una specie di “borsa” dei potenziali mariti: più elevato è il loro grado sociale, più elevata è la dote richiesta. Spesso, dopo il matrimonio, la famiglia del marito esige altri beni, ma quella dello sposo è ormai dissanguata. La sposa allora viene bruciata solitamente dal marito della suocera, anche se poi gli assassini dichiarano che la donna è morta ustionata accidentalmente mentre era in cucina. Tra il 1975 e il 1978 sono state uccise in questo modo 5425 donne in tutta l’india.

15)   Sita, la moglie del dio Rama è l’ideale femminile, anche se un po’ in declino. Sempre obbediente e pronta a soddisfare i desideri del suo signore

16)  Nell’induismo nepalese la Kumari è una dea bambina in carne e ossa. E’ nata nel 2006 a Kathmandu (Nepal). Abita in una casa-tempio a lei dedicato a Kathmandu, servita e riverita come dea. Protegge la monarchia nepalese e la nazione. Ha venti milioni di seguaci indù e buddhisti. E’ l’incarnazione della dea Taleju. Ma solo sino alle prime mestruazioni, segno di umanità. Taleju da quel momento si cerca un’altra bambina in cui incarnarsi (avatara). La Kumari – così viene chiamata – deve avere le “32 perfezioni”. Non deve avere difetti fisici, dev’essere bella, non vede avere mai avuto perdite di sangue, ferite o cicatrici. La Kumari non può piangere, mostrarsi disinteressata o irrequieta, e non deve muoversi durante i riti. Questi gesti sono causa di grandi e gravi sciagure per il Nepal. Non è facile diventare la dea bambina. Tra le 32 caratteristiche che deve avere ci sono anche: organo sessuale non sporgente, una bella ombra, ciglia come quelle di una mucca, guance come quelle di un leone, lingua piccola, cosce di daino e corpo come un albero di banano. I Kumarimi, col loro capo – il Chitaidar – si occupano di ogni necessità e desiderio della Kumari e devono istruirla sui suoi obblighi cerimoniali. Dal 2008 la Kumari è Matina Shakya, 6 anni. Non può ricevere cure da un medico e non deve mai perdere sangue se non vuole essere detronizzata perché  significa che la Dea Taleju ha abbandonato il corpo mortale. La Kumari viene scelta tra le caste più alte delle famiglie buddhiste Newar residenti a Kathmandu da almeno tre generazioni.

 BUDDHISMO

 1)    Secondo il canone Pali delle scritture sacre buddhiste, un essere si reincarna donna se ha fatto qualcosa di grave nella vita precedente. Esiste il detto: “Ho ottenuto un corpo di donna perché ho commesso il male in una passata esistenza”

2)    Il Buddha storico (il principe indiano Siddartha Gautama) diceva: “Io non conosco, o monaci, altra forma che sia così attraente, così eccitante, così inebriante, così avvincente, così seducente così contraria alla vita serena, come proprio la forma della donna. A causa della sua forma, gli esseri sono avvinti, attratti e arsi nel fuoco della brama e della passione e gemono a lungo sotto l’incendio della forma femminile. Io non conosco, o monaci, altra voce, altro odore, altro sapore, altro contatto che sia così attraente, così eccitante, così inebriante, così avvincente, così seducente, così contrario alla vita serena, come proprio la voce, l’odore, il sapore, il contatto della donna. A causa della voce, dell’odore, del sapore, del contatto della donna gli esseri sono vinti, attratti e arsi nel fuoco della brama e della passione, e gemono al lungo sotto l’incanto del contatto femminile. Che la donna si muova o stia, che sieda o giaccia, che rida o parli, che canti o pianga, che sia vestita o nuda; persino come cadavere la donna avvince il cuore dell’uomo”

3)    Buddha non condanna la donna in sé, ma la donna come fonte di piacere. Condanna il sesso maschile e femminile e quindi anche il potere di seduzione della donna, non perché lo consideri impuro, contaminante o osceno, ma perché lo ritiene la radice principale di quell’attaccamento alla vita che, attraverso le generazioni, perpetua la condizione di essere nel mondo e vincola di conseguenza l’individuo al suo dolore, alla sua cieca ignoranza, al ciclo di reincarnazioni. Nel buddhismo, tutto è dolore e il dolore si combatte e eliminando i desideri

4)    Secondo le scritture sacre buddhiste la donna può giungere all’illuminazione, ma non può esserci un Buddha donna (secondo la Bahudhātuka-sutta). Però nell’iconografia tantrica del ramo Vajrayana vi sono Buddha femminili come la Vajrayogini.

5)    La donna può essere monaca buddhista. La prima fu Mahapajapati Gotami, zia e matrigna di Siddartha Gautama.    

6)    Nel Buddhismo tibetano è prevista la poliandrìa adèlfica, in cui una donna si sposa con un uomo e tutti i componenti maschili della famiglia del marito

 CONFUCIANESIMO

1)    Confucio diceva: “Non è conveniente avere a che fare con le donne e con le persone di bassa condizione. Se si dimostra loro troppa amicizia, diventano turbolente; se le si tiene a distanza, sono piene di risentimento”

2)    La dottrina confuciana, innalzata a ideologia di stato, unica ufficiale e obbligatoria, ha imposto alle donne solo doveri. Ha tollerato l’uccisione delle neonate e tramandato nei secoli il detto: “Se una donna no ha nessuna qualità, questa è la sua virtù”

3)    Confucio diceva: “Picchia tua moglie una volta al giorno. Tu non sai perché, ma lei sì”.

4)     Il catechismo della moglie perfetta è il libro “I precetti delle donne”, scritto nel I Secolo dalla Dama Pan. Nel manuale è detto che il primo dovere della donna dev’essere quello di restare assolutamente sottomessa al marito e di applicare tutto il suo ingegno per piacergli mettendo in pratica quotidianamente questi 3 doveri: A) Essere umile, compiacente, rispettosa e piena di riverenza. Porsi dietro agli altri Non parlare dei propri meriti e non discutere e difendere le proprie mancanze. Sopportare i rimproveri e le mancanze di riguardo. Agire in ogni circostanza con circospezione. Questo comportamento dimostra la sottomissione della donna. B) Alzarsi presto, coricarsi tardi. Non sottrarsi alla fatica dal’alba al tramonto. Non discutere dei propri affari privati. Metter lo stesso impegno nei compiti difficili e facili. Essere pulita e ordinata. Questo si chiama essere donna diligente. C) Comportarsi opportunamente, rispettando le forme, nel servire il marito. Essere serena e padrona di se stessa, evitando gli scherzi e il riso. Dedicarsi con ogni cura da offrire agli antenati. Questo si chiama essere degna di continuare la discendenza del marito. 

 Giorgio Nadali

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Il primo presidente mormone. Curiosità sulla fede mormone


di Giorgio Nadali

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Mitt Romney sta per diventare il primo presidente mormone. Almeno questa è la speranza del sottoscritto e di metà dell’elettorato degli USA, spaccato a metà sino all’ultimo. Il 45° presidente degli Stati Uniti d’America. Dopotutto è anche l’uomo più potente del mondo. Il presidente di tutti. Quanto inciderà la sua fede sulle scelte politiche? E’ presto per dirlo. Di sicuro difesa della vita umana. No all’aborto. Difesa della famiglia. No ai matrimoni gay. Economia più forte. Maggior decisione verso Cina, Russia e soprattutto la minaccia nucleare iraniana… Insomma, un vero presidente. Di certo i politici USA – a differenza dei nostri – si dichiarano orgogliosamente uomini di fede. La libertà religiosa infatti è uno dei capisaldi della Costituzione americana. Mitt non ha mai citato espressamente la LDS – Latter-Day Saints Church – La Chiesa (Mormone) di Gesù Cristo e dei Santi degli Ultimi Giorni – http://www.lds.org/?lang=ita la sua chiesa, ma ha più volte inserito la sua fede nei suoi discorsi e dibattiti. Qualche curiosità sulla fede mormone, con grande rispetto e simpatia. Una religione non la si commenta. La si rispetta e la si ammira. Sempre.

Le “mutande” sacre

I mormoni hanno le mutande sacre.  Durante il “rituale della dote” (endowment ritual) presso un tempio mormone, uomini e donne ricevono dei mutandoni (sacri) del tipo costumi da bagno dell’Ottocento, che li proteggeranno dai mali fisici e spirituali e li renderanno “degni”. Proteggono anche da Satana. Andranno sempre indossati. Sono lunghi, con maniche corte, bianchi, col ricamo di un antico simbolo massonico: la squadra del carpentiere. La Chiesa istrusice i suoi membri a indossare le mutande sacre giorno e notte. Non vanno rimosse per attività che ragionevolmente possano essere svolte con le mutande sacre idossate. In alcuni casi possono essere tolte, ma insossate subito dopo l’attività – ad esempio il nuoto. Non bisogna metterle in modo che si possano indossare sopra indumenti immodesti lasciando scoperte le spalle e i fianchi. Ai membri della Chiesa viene anche raccomandato di mantenere pulite le mutande sacre e di non esporle a chi non ne capirebbe il significato. Prima di disfarsi di un vecchi paio di mutande sacre bisogna rimuovere i segni sacri sopra di esse. Dopo aver fatto questo non sono più sacre. Lo scopo delle mutande sacre è di ricordare costantemente le riunioni nel tempio, proteggere contro il male e le tentazioni e da ultimo, servono da espressione esteriore di un impegno interiore di seguire Gesù Cristo. I Mormoni usavano un tempo per la preghiera di dotazione (vedi sotto) le parole in lingua adamitica “Pay Lay Ale” (probabilmente drivanti dall’ebraico “pe le-El” cioè “bocca a Dio”) ora rimpiazzate dalla traduzione in lingua locale. I mormoni sono 13 milioni nel mondo in 150 Paesi. 18.400 in Italia. Sede principale è l’enorme tempio di Salt Lake City, Utah  (USA). La Chiesa è stata fondata da Joseph Smith il 6 aprile 1830 nello stato di New York (USA).  John Smith aveva quattordici anni. Gli apparve un angelo. Correva l’anno 1819. Il messagero celeste gli disse di non entrare in alcuna chiesa perché tutte le loro credenze erano sacrileghe. Tre anni dopo seguì un’altra visione celestiale. L’angelo Moroni gli ordinò di recarsi sul colle Cumorah. Fu per lui una specie Monte Sinai nello stato di New York. Là ricevette un libro scritto in egiziano riformato su lamine d’oro. Dalla sua traduzione nacque nel 1830 il libro di Mormon e la Chiesa di Gesù Cristo e dei Santi degli Ultimi Giorni. Il successore di Smith, Brigham Young morì lasciando diciassette mogli e ben cinquantasei figli. Dal 1890 venne  sospeso il matrimonio plurimo.

La cerimonia della dotazione

E’ la cerimonia rituale per preparare i partecipanti a divenire re, regine, sacerdoti e sacerdotesse nella vita eterna. Durante il rito i partecipanti prendono parte ad una rappresentazione della creazione biblica e della caduta di Adamo e Eva. Vengono insegnati gesti altamente simbolici e parole d’ordine necessarie per accedere al Paradiso, al quale sono di guardia gli angeli. Queste parole d’ordine e questi gesti non possono essere rivelati ai non Mormoni. La cerimonia comprende anche il “lavaggio e unzione con olio“ durante la quale ricevono un nuovo nome da non rivelare se non a un certo momento della cerimonia. Il rito è officiato da un membro dello stesso sesso di colui che deve essere iniziato. Il rito culmina con la vestizione con gli indumenti intimi del tempio – le mutande sacre – che andranno indossati sotto i propri vestiti per tutta la vita.

Kolob. La stella dove vive Dio

Per i Mormoni (Chiesa di Gesù Cristo e dei Santi degli Ultimi Giorni) Kolob è il nome della stella (o pianeta) più vicino al trono di Dio. E’ menzionata nel “Libro di Abramo”. Non esiste in astronomia. Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo sono 3 dei, non un unico Dio. Per questo e altro molti affermano che i mormoni non siano cristiani. 

Dio un tempo era un uomo. I maschi possono divinizzarsi, le donne no

Joseph Smith, il fondatore (1822) della Chiesa di Cristo e dei Santi degli Ultimi Giorni, detta anche Chiesa Mormone, dal loro libro di Mormon, scrisse: “Dio un tempo era come noi siamo ora, è un uomo innalzato che siede sul trono nei cieli… Se doveste vederlo come egli è oggi, lo vedreste come uomo con l’aspetto di ogni persona, l’immagine di uomo. Voglio dirvi come Dio divenne Dio. Voi pure dovete divenire Dio, e re e sacerdoti di Dio, come tutti gli dei hanno fatto prima di voi” ( Joseph Smith – King Follett Discourse, pp. 8-10). Al principio il capo degli dei convocò un concilio degli dei che si riunirono e progettarono un piano per popolare la terra… (Joseph Smith – Journal of Discourses,  6:5). (Dio) Padre ha un corpo di carne e ossa tangibili come quelle dell’uomo (Joseph Smith – Doctrine of Covenants – 130:22). Queste tesi sono smentite dal Cristianesimo. Bastino i passi biblici di Osea 11,9: “Io sono Dio, non un uomo” o Numeri 23,19: “Dio non è un uomo”.  Quanto all’uomo che si divinizza, San Paolo scrive “Siamo solo uomini, umani come voi” (Atti 14,14) e ancora in Atti 12,21-23 è narrata la fine di Erode, il quale “roso dai vermi, spirò”, punito da Dio perché non gli aveva reso gloria.

Il Giardino dell’Eden

Eden in ebraico vuol dire delizia. Il Giardino biblico delle delizie di Adamo ed Eva, prima del peccato originale esiste. Secondo gli insegnamenti dei Mormoni il Giardino dell’Eden si trovava nelle vicinanze dell’attuale Independece, cittadina statunitense nello stato del  Missouri. Dopo il peccato originale i progenitori si trasferirono in un luogo chiamato Adam-ondi-Ahman, sopra Grand River, sempre nel Missouri, nella contea di Daviess. Il luogo è ora proprietà della Chiesa di Gesù Cristo e dei Santi degli Ultimi Giorni. I Mormoni.  

E’ proibito fidanzarsi prima dei diciannove anni

Sino a diciannove anni un uomo non deve interessarsi di una ragazza. Per i due anni successivi di missione (itinerante) vi sono regole ferree: niente flirt, distanza minima di “un braccio” da una donna, purezza di pensieri e vicinanza del compagno assegnato per la missione.  La castità è di fondamentale importanza. Non esiste peccato peggiore della lussuria. «La castità è la cosa più cara e preziosa». (Libro di Moroni 9:9) Le donne possono indossare solo abiti a manica lunga. I peccati sessuali hanno la stessa gravità dell’omicidio perché profanano il “sacro potere che dà la vita”. Chi non è casto gioca con la vita, proprio come l’omicida. 

(Encyclopedia of Mormonism, Vol. 1. “Dating and Courtship”, Brent C. Miller,  H. Wallace Goddard, 1994)

Matrimonio tra una mormone e un defunto per salvare la sua anima

La salvezza è riservata solo ai mormoni sposati. Se non condividete la loro fede, niente paura. E’ possibile evitare la dannazione in un modo un po’ macabro, ma molto efficace: i defunti non credenti ai quali è stata trovata una sposa mormone si salvano. Facendo testamento, non dimenticate quindi di chiedere che vi sposino (da morti) ad una loro fedele. Per loro queste nozze tra vivi e defunti sono un fatto normalissimo.

Il peggiore peccato è la lussuria    

Qualsiasi attività sessuale al di fuori del matrimonio è peccato. Masturbazione, rapporti prematrimoniali, petting… Dio ha stabilito che solo la famiglia con figli sia la strada giusta da seguire. Per prevenire tentazioni i Mormoni devono sempre lasciare socchiusa la porta di una toilette. Non guardarsi mai allo specchio. Non stare nella vasca da bagno per più di cinque minuti. Non toccare mai le parti intime se non per normale igiene personale. Chi cade nel peccato di masturbazione deve sempre portare con sé un calendario tascabile e segnare in nero i giorni in cui cede alla tentazione. A letto occorre essere coperti il più  possibile da indumenti e nel caso la tentazione al peccato insorga è necessario gridare “Basta!” oppure stringere forte il libro di Mormon. In casi estremi il fedele deve dormire con una mano legata al letto. Questi consigli sono presenti nel manuale Amore contro lussuria (1974) di Spencer W. Kimball, storico profeta della Chiesa Mormone di Gesù Cristo e dei Santi degli ultimi giorni. Kimball inoltre ammonisce il masturbatore del pericolo di divenire omosessuale e ricorda che i rapporti prematrimoniali sono un gravissimo peccato. Il piacere dei rapporti coniugali, infine, deve essere quello di procreare nuove anime. Il sesso orale o anale sono considerati perversioni anche nel matrimonio. Il 2 marzo 1982 il giovane sedicenne Kip Eliason si suicidò soffocandosi nel garage di casa, lasciando al padre una lettera con la quale esprimeva odio per se stesso per non riuscire a smettere di masturbarsi. Nel manualetto mormone per adolescenti Passi per superare la masturbazione si raccomanda di evitare il più possibile la solitudine e di troncare l’amicizia con un amico che si masturba. Costui può condurre a più grandi perversioni.

Le visite di San Giovanni Battista negli Stati Uniti

Otto Fetting (1871-1933) fu un apostolo della Chiesa di Cristo (Tempio di Lot), talvolta chiamati “Hedrickiti”, visitati – secondo loro – da San Giorvanni Battista per 30 volte dal 1927 al 1933. Il Battista diede istruzioni a Otto Fetting riguardo alla dotrrina e alle pratiche dell’organizzazione del “Tempio di Lot” insieme all’ordine di iniziare a costruire un tempio e le sue dimensioni. Dopo aver inizialmente accettato undici delle rivelazioni di Otto Fetting, Tempio di Lot rifiutò il dodicesimo messaggio, e questo portò Fetting a fondare la Chiesa di Cristo Fettingita. Alcune parti di essa di essa divennero la Chiesa di Cristo col Messaggio di Elia, la Chiesa di Cristo Restaurata e La Chiesa di Cristo ad Halley Bluff. Sono tutte Chiese derivate dalla Chiesa di Gesù Cristo e dei Santi degli Ultimi Giorni (Mormoni) mutande   

La stretta di mano per riconoscere uomini, angeli e demoni

E’ chiamato “Il segno certo del chiodo” (“The Sure Sign of the Nail”). E’ una particolare stretta di mano che si fa mettendo l’indice della mano sul polso dell’altra persona (nel punto dove si suppone Cristo fu crocifisso).[1]

Serve per capire diverse cose della persona alla quale si dà la mano. Per prima cosa dare la mano normalmente. Una persona normale la stringerà. Provare ora la stretta di mano segreta. Se l’altra persona è un angelo, saprà come rispondervi correttamente. Se l’altra persona è un demone, sarà possibile scoprirlo dalla sensazione che genera.

Nella Doctrine & Covenants (sezione 129) del fondatore Joseph Smith, troviamo scritto:

 

1) Vi sono due tipi di esseri celesti, detti Angeli, che sono persone risorte, dotate di corpo in carne e ossa.
2) Per esempio, Gesù disse: “Toccatemi e guardate, un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho».
3) In secondo luogo vi sono gli spiriti degli uomini giusti resi perfetti, coloro che non sono risorti, ma che ereditano la stessa gloria.
4) Quando un messaggero arriva dicendo che ha un messaggio da Dio, offrigli la tua mano e chiedigli di stringerti la mano.
5) Se dovesse essere un Angelo, lo farà, e lo sentirai dalla sua mano.
6) Se dovesse essere lo spirito di un uomo giusto reso perfetto, egli verrà con la sua gloria, perché questo è il solo modo in cui egli può apparire.
7) Chiedetegli di stringervi la mano, tuttavia egli non si muoverà, perché ciò è contrario all’ordine del cielo, che non può tradire, ugualmente però consegnerà il suo messaggio.
8) Se dovesse essere il diavolo in veste di angelo di luce, quando gli chiederete di stringervi la mano, egli vi offrirà la mano e voi non percepirete nulla, potrete dunque individuarlo.
9) Queste sono le tre grandi chiavi per sapere se ogni intervento è da Dio.

 
Joseph Smith, Nauvoo, Illinois, 9 Febbraio, 1843. History of the Church 5:267.


[1] Stranamente assomiglia alla stretta di mano degli affiliati alla Massoneria.

 Notizie tratte da:

Giorgio Nadali, “Il curioso soprannaturale. Misteri, segreti e curiosita’ soprannaturali, Edizioni Lampi di Stampa, Milano, 2012, ISBN: 978-88-488-1416-4

     

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