Sumo. Lo sport rituale shintoista


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di Giorgio Nadali

Lo Shintoismo è stato storicamente utilizzato come mezzo per esprimere il nazionalismo giapponese e l’identità etnica, in particolare prima della fine della seconda guerra mondiale. È servito per simboleggiare e fornire un senso di appartenenza, di identificare e unificare il popolo giapponese culturalmente, e di servire come una barriera che delimita il giapponese da altri popoli, fornendo loro un senso di unicità culturale. Nella sua associazione con lo Shintoismo, il sumo – la lotta sportiva giapponese – è stato anche visto come un baluardo della tradizione.
Lo Shintoismo pervade la vita giapponese in molti modi. Ad esempio, l’origine del Sumo, sport nazionale giapponese, può essere fatta risalire agli antichi rituali shintoisti per invocare un raccolto abbondante e per onorare i kami (gli déi). Il baldacchino sopra la pedana (dohyo) di combattimento del sumo ricorda un santuario shintoista, l’arbitro è vestito in abito molto simile a quello di un sacerdote shintoista, e il lancio di sale prima di un incontro serve per purificare spiritualmente la zona di combattimento. Prima del 1952, sopra l’area da combattimento vi erano delle colonne a rappresentare quelle di un tempio shintoista. Ora vi sono quattro pendagli colorati che rappreseno i Si Ling dei punti cardinali: Verde – Drago azzurro dell’Est, Rosso – Uccello vermiglio del Sud, Bianco – Tigre bianca dell’Ovest e Nero – Tartaruga nera del Nord.
Il rito shintoista pervade ogni aspetto del sumo. Prima di un torneo, due gyoji agiscono come sacerdoti shintoisti mettendo in scena un rituale per consacrare la nuova zona di combattimento del sumo, detta dohyo, e vari rituali shintoisti vengono celebrati nel quartier generale e luogo di allenamento di una società di sumo, la sumō-heya. Sia la dohyo-iri, la cerimonia di entrata nella zona di combattimento celebrata dalle prime due squadre prima dell’inizio della loro giornata di competizione, sia i rituali celebrati da entrambi i combattenti immediatamente prima di un incontro, derivano dallo Shintoismo.
La cerimonia che lo yokozuna (il combattente – rikishi – di massimo grado nel sumo) celebra per entrare nell’area circolare della competizione è considerata un rituale di purificazione a sé stante, e talvolta viene eseguita nei santuari shintoisti per questo scopo. Ogni yokozuna neopromosso compie la sua prima cerimonia di entrata nell’area di competizione, presso il santuario shintoista Meiji di Tokyo. La tsuna è il grosso cordone di canapa che lo yokozuna indossa e dalal quale prende il nome del suo rango. La canapa è associata all’idea di purezza, con la capacità di allontanare gli spiriti cattivi. Il cordone pesa circa 15 chili ed è molto più spessa davanti rispetto all’annodatura sul fondoschiena del lottatore. Cinque shide, strisce di carta a zig-zag che simboleggiano i fulmini, sono appese sul davanti al kesho-mawashi (gonnellino) del lottatore. Ricordano le shimenawa usate per delimitare le aree sacre shintoiste.
La prove dell’associazione del sumo con lo shintoismo vanno oltre il mondo reale, come ad esempio le storie di kami (déi) in lotta per le terre del Giappone, caratteristica della mitologia giapponese. Prima di diventare uno sport professionistico nel periodo Tokugawa, il sumo veniva originariamente praticato sull’area di un santuario o di un tempio. L’attuale dohyo è ancora considerato sacro, in onore del tempo in cui le partite si svolgevano sul terreno sacro dei santuari e dei templi. Il tetto sopra il dohyo è chiamato yakata e in origine rappresentava il cielo con lo scopo di sottolineare la natura sacra del dohyo, che simboleggia la terra. Il giorno prima dell’inizio di ogni torneo, si svolgeva il dohyo-matsuri, una cerimonia di benedizione dell’area da competizione, eseguita da funzionari del sumo chiamati gyoji. I gyoji sono gli arbitri sul dohyo, che giudicano ogni incontro di sumo. I loro elaborati costumi colorati si basano su vesti cerimoniali di corte del periodo Heian (794-1185 d.C.).
Anche i loro cappelli neri sono copie esatte dei cappelli indossati dai sacerdoti shintoisti raffigurati in varie stampe d’arte Heian. Vestiti con la tunica bianca di un sacerdote shintoista i gyoji purificano e benedicono il dohyo in una solenne cerimonia durante la quale sale, konbu (fuco), surume (calamari secchi) e castagne vengono sotterrate nel centro del dohyo. Funzionari di gioco e ospiti bevono sake, la bevanda alcolica tradizionale giapponese, offerta a ciascuno. Il sake avanzato viene versato sopra il confine di paglia del dohyo, come offerta agli déi. Lo scopo del dohyo-matsuri è per placare i kami e chiedere la loro protezione dei rikishi, i lottatori di sumo che parteciperanno alla prossimo incontro. Il dohyo-iri è una breve cerimonia in cui rikishi vengono presentati al pubblico poco prima dell’inizio di ogni torneo. Quando i loro nomi vengono chiamati, i partecipanti all’incontro salgono sul dohyo, girano intorno al bordo col volto verso il pubblico. Dopo che l’ultimo partecipante è stato presentato, i partecipanti si girano verso l’interno dell’area di competizione e battono le mani, alzano una mano, sollevano leggermente i grembiuli cerimoniali chiamati kesho-mawashi, e alzano le mani, per poi proseguire il giro intorno all’area da competizione. Il rituale dell’applauso è un importante elemento dello Shintoismo e simboleggia l’applauso nei santuari shintoisti che ogni fedele compie per attirare l’attenzione degli déi.

Giorgio Nadali

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Religiosi, ma poveri? Esiste un rapporto tra ricchezza o povertà personale e la fede religiosa?


di Giorgio Nadali

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abDi certo Adriano Celentano non sarebbe d’accordo e anche noi siamo un po’ perplessi, ma secondo un nuovo studio di un istituto di ricerca sociale americano – Pew Research Center – c’è un rapporto tra benessere economico personale e fede religiosa. Ricchezza e religione sarebbero inversamente proporzionali: i paesi più religiosi quelli con un più alto tasso di povertà e viceversa, mentre quelli più ricchi i più tendenti all’ateismo. Unica eccezione gli Stati Uniti d’America, dove nonostante la ricchezza elevata in termini di PIL, il 54% della popolazione afferma la grande importanza della religione nella propria vita. Nel testo sociologico “Sacro e popolare. Religione e politica nel mondo globalizzato”, gli autori Pippa Norris e Ronald Inglehart sottolineano come la partecipazione alle pratiche religiose registri tassi più alti tra persone più incerte a livello economico e che si trovano ad affrontare più problemi di salute e povertà. Nell’ipotesi generale, il declino del valore della religione, della fede e delle attività religiose dipende dal mutamento di lungo periodo della sicurezza esistenziale: con il processo e il progresso dello sviluppo umano, l’importanza della religione nella vita degli individui diminuisce gradualmente.
Abbiamo sentito il parere di tre importanti sociologi italiani.

Roberto Cipriani. Professore ordinario di Sociologia nell’Università Roma Tre.
Silvio Scanagatta. Docente di Sociologia del mutamento culturale all’Università di Padova
Paola Di Nicola. Presidente della Associazione Italiana di Sociologia. Docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Università di Verona.

Siete d’accordo con la ricerca?
Cipriani:
Non è facile essere d’accordo con la ricerca perché le informazioni sulla metodologia sono insufficienti a valutare l’affidabilità. A livello comparativo fra nazioni ci sono moti problemi di omogeneità fra i dati raccolti.
Scanagatta:
Non mi stupisce affatto. Gli Stati Uniti hanno una cultura decisamente diversa dall’Europa. Gli Stati Uniti sono gli unici che differiscono in questa variabile che va dal massimo di senso religioso rapportato con la povertà sino al minimo di senso religioso rapportato con la ricchezza. Gli Stati Uniti essendo più ricchi dell’Europa dimostrano che uno stato più coeso il senso religioso va perfettamente d’accordo con la ricchezza conseguita.
Di Nicola:
Indubbiamente al di là di tutte le questioni teologiche la religione ha avuto sempre una funzione consolatoria nei confronti dei soggetti e spesso questa funzione consolatoria ha trovato maggiore accoglimento tra le persone che sperimentano condizioni di vita altamente problematiche. Rimane il fatto che a livello personale le religioni sono fonte di conforto. È un dato di conforto. Soprattutto le religioni rivelate (Ebraismo, Cristianesimo e Islam).

Esiste a vostro parere un rapporto con la condizione economica personale e la propria fede religiosa?
Scanagatta:
Certamente c’è un rapporto. Il problema è che il tentativo di alcuni di dire che più si è ricchi e meno si è religiosi è contrastante no solo con un’infinità di realtà individuali, ma anche con realtà collettive dove società unite come quella americana dimostrano che si può far convivere benissimo il senso religioso con una grande ricchezza.
Cipriani:
Non necessariamente. Ci sono persone ricche poco religiose e poveri assai religiosi ma anche il contrario. Non si può generalizzare.
Di Nicola:
Bisogna distinguere tra la fede e la religiosità, che spesso si caratterizza anche con aspetti di tipo magico e di superstizione. Se per fede si intende un credere a livello personale nell’esistenza di un’Entità di tipo trascendente io credo che questo sentimento che possa essere presente a tutti gli uomini in tutte le classi sociali. Se invece pensiamo alla religiosità, che comprende anche tutti gli aspetti del rito, indubbiamente nelle aree del Paese in cui esiste ancora uno sviluppo non ancora pienamente maturo, spesso questi atteggiamenti continuano a persistere.

Secondo voi la ricchezza economica allontana dalla fede religiosa (cristiana)?
Cipriani: Molto dipende dalla socializzazione e dall’educazione ricevute, che possono impedire di pensare che la ricchezza allontani dalla fede.
Scanagatta: No, no. L’aumento economico non allontana affatto dal senso religioso. Anzi, lo fa crescere perché spesso il livello culturale rende più sensibili e attenti al senso religioso, non necessariamente più distanti.
Di Nicola: Non è facile da dire. Con l’Europa del Settecento la religione ha perso un po’ la funzione di essere la guida per la vita e la risposta a tutti i problemi. Soprattutto con l’industrializzazione e l’aumento della ricchezza disponibile sia a livello individuale sia a livello collettivo ci si rende conto che si può avere una situazione di sicurezza autonomamente, per meriti personali, senza dover necessariamente ringraziare Qualcuno…
Cosa pensate della teologia della prosperità, di origine protestante, cioè che Dio desidera il nostro benessere economico personale e agisce anche per farcelo avere?
Cipriani:
La teologia della prosperità è un espediente per recuperare adesioni rispetto alla teologia della liberazione, promettendo esiti economici positivi in caso di adesione ad una certa linea teologica e cultuale.
Scanagatta:
Secondo un’idea protestante una persona deve la sua ricchezza non solo alla grazia che Dio gli dà ma anche al senso di comunità con cui esplica questa grazia ed è quello che può spiegare una convivenza tra ricchezza e senso religioso. In Europa invece prevale l’idea per essere ricchi bisogna distruggere il sistema di valori religiosi, in America succede esattamente il contrario. Non solo. Il cattolicesimo dice che la ricchezza è una colpa, ma anche il Paesi del Nord Europa dicono che la separazione tra senso religioso e ricchezza va operata a livelli massimi, tanto è vero che sono i Paesi del Nord che non hanno voluto riconoscere le radici giudaico cristiane della società europea.
Di Nicola:
Con il protestantesimo l’uomo è diventato la misura di tutte le cose, anche la misura della sua etica, della sua moralità e della sua religiosità. Nelle prime forme del Calvinismo per un uomo l’aver successo nella vita era un segno di essere un eletto e quindi nella grazia di Dio. Poi con il Novecento questa dimensione si è molto affievolita e l’obiettivo non stato più stato di arricchirsi per avere una misura del proprio stato di grazia, ma l’obiettivo era semplicemente quello di raggiungere livelli più alti di ricchezza indipendentemente dal fatto che questo fosse un indicatore di essere nelle grazie di Dio.

Secondo voi c’è un rapporto tra la condizione economico sociale e la fede religiosa in Italia?
Cipriani:
La condizione economica non è una variabile indipendente che presieda in Italia all’orientamento religioso.
Scanagatta:
Certamente c’è un rapporto. Il problema è che il tentativo di alcuni di dire che più si è ricchi e meno si è religiosi è contrastante no solo con un’infinità di realtà individuali, ma anche con realtà collettive dove società unite come quella americana dimostrano che si può far convivere benissimo il senso religioso con una grande ricchezza.

Di Nicola:
Bisogna distinguere tra la fede e la religiosità, che spesso si caratterizza anche con aspetti di tipo magico e di superstizione. Se per fede si intende un credere a livello personale nell’esistenza di un’Entità di tipo trascendente io credo che questo sentimento che possa essere presente a tutti gli uomini in tutte le classi sociali. Se invece pensiamo alla religiosità, che comprende anche tutti gli aspetti del rito, indubbiamente nelle aree del Paese in cui esiste ancora uno sviluppo non ancora pienamente maturo, spesso questi atteggiamenti continuano a persistere. La tradizione dà delle sicurezze e chi sperimenta maggiore insicurezza quotidiana spesso trova nella tradizione religiosa dei punti di riferimento.

di Giorgio Nadali

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Pubblicato su “STOP”, Anno VI, N. 20, 22 Maggio 2015 , “Essere ricchi non vuol dire voltare le spalle a Dio e alla Religione”

Verità contro Relativismo


di Giorgio Nadali – http://www.giorgionadali.it

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«Segui il consiglio del tuo cuore, perché nessuno ti sarà più fedele di lui» – dice il libro del Siracide (37,13) nell’Antico Testamento. A volte però non è così facile distinguere il bene dal male e fare delle scelte corrette, «perché anche satana si maschera da angelo di luce» (2 Corinzi 12,14). Si maschera da verità, lui che «è padre della menzogna» (Giovanni 8,44). ). “Se qualcuno di voi manca di sapienza – scrive San Giacomo – la domandi a Dio, che dona a tutti generosamente e senza rinfacciare, e gli sarà data. La domandi però con fede, senza esitare, perché chi esita somiglia all’onda del mare mossa e agitata dal vento” (Giacomo 1,5-6). Siamo divisi tra ciò che vorremmo e ciò che dovremmo. Il relativismo è quella visione che mette sullo stesso piano ogni opinione personale. Tutto è valido e non esistono valori validi per tutti. Ciò che io ritengo bene è bene e ciò che io ritengo male è male. Io sono l’autore della mia morale personale, senza riferimenti ad un criterio oggettivo. Io divento il dio di me stesso, come vuole Satana (Genesi 3,5). Il relativismo porta a non comprendere che il bene e il male possono essere assoluti. Insomma, senza se e senza ma, Come dice Gesù: “Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno”. (Matteo 5,37). Il dono del consiglio è molto importante oggi proprio perché è diffuso il relativismo, cioè la confusione tra bene e male. Siamo divisi tra ciò che vorremmo e ciò che dovremmo e confondiamo i nostri diritti con i nostri capricci. Il relativismo porta a non comprendere che il bene e il male possono essere assoluti. Insomma senza se e senza ma, Come dice Gesù: “Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno”. (Matteo 5,37). È uno dei tre mali filosofici della società moderna, che conduce di conseguenza alla nascita e diffusione di presunti (falsi) che si crede di avere e invece non si hanno. Mi invento quindi i diritti che mi fanno più comodo. Se non c’è più una norma oggettiva con la quale confrontarsi – che in ultima analisi è Dio stesso – tutto diventa possibile e diviene invece impossibile criticare e condannare anche il male più efferato non potendolo confrontare con la Verità assoluta. Tutto è possibile. Ma questa è la rovina dell’uomo. “Se Dio non esiste tutto è concesso” – scriveva Dostoevskij. L’uomo si sostituisce a Dio e diventa lui stesso la fonte della norma morale e il suo egoismo diviene il punto di rifermento per ogni scelta. È ciò che voleva Satana nel racconto biblico di Adamo ed Eva: «Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male». (Genesi 3,5). La conseguenza è il terzo male filosofico moderno: l’individualismo etico. Io mi creo la morale che mi fa più comodo. Il peccato non esiste. Mentre per un cristiano c’è una sola Verità: Gesù Cristo. «Io sono la via, la verità e la vita» (Giovanni 14,6) «La verità vi farà liberi» (Giovanni 8,32). Il male rende meno uomini. Consigliare nella Verità chi è nel dubbio è agire nella carità per orientare le scelte verso il bene e quindi la felicità della persona. Consigliano i dubbiosi i genitori, gli insegnanti, i sacerdoti illuminati da Dio, i direttori spirituali laici e religiosi,  e chiunque abbia la competenza e la buona volontà di aiutare chi è nel dubbio. Durante la messa per eleggere il nuovo Papa – che sarebbe poi stato lui – il cardinale Joseph Ratzinger ricordò che «si va costituendo una dittatura del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie. Noi, invece, abbiamo un’altra misura: il Figlio di Dio, il vero uomo. È lui la misura del vero umanesimo». Il relativismo nega i valori assoluti e mette nel dubbio le coscienze appiattendo ogni scelta etica come ugualmente valida e accettabile. Il suo predecessore – papa San Giovanni Paolo II – osservava nell’enciclica sulla fede e la ragione (Fides et Ratio) che «sono derivate varie forme di agnosticismo e di relativismo, che hanno portato la ricerca filosofica a smarrirsi nelle sabbie mobili di un generale scetticismo. Di recente, poi, hanno assunto rilievo diverse dottrine che tendono a svalutare perfino quelle verità che l’uomo era certo di aver raggiunte». Confondere le coscienze e il bene col male, lasciare l’uomo nel dubbio e “cambiare le carte in tavola” è una delle specialità di Satana. Difatti nell’enciclica sulla verità (Veritatis Splendor) scrive: «Chiamati alla salvezza mediante la fede in Gesù Cristo, “luce vera che illumina ogni uomo” (Gv 1,9), gli uomini diventano “luce nel Signore” e “figli della luce” (Ef 5,8) e si santificano con “l’obbedienza alla verità” (1 Pt 1,22). Questa obbedienza non è sempre facile. In seguito a quel misterioso peccato d’origine, commesso per istigazione di Satana, che è “menzognero e padre della menzogna” (Gv 8,44), l’uomo è permanentemente tentato di distogliere il suo sguardo dal Dio vivo e vero per volgerlo agli idoli (cf 1 Ts 1,9), cambiando “la verità di Dio con la menzogna” (Rm 1,25); viene allora offuscata anche la sua capacità di conoscere la verità e indebolita la sua volontà di sottomettersi ad essa. E così, abbandonandosi al relativismo e allo scetticismo (cf. Gv 18, 38), egli va alla ricerca di una illusoria libertà al di fuori della stessa verità». «Che cos’è la verità?» si chiede Ponzio Pilato davanti a Gesù (Giovanni 18,38). Consigliare i dubbiosi è aiutare a trovare la verità. L’opposto del confondere le coscienze. La verità non ammette compromessi (“non dire falsa testimonianza” – ottavo comandamento) a costo della propria croce e a costo delle persecuzioni che possono arrivare dalla società e dalla cultura relativista nemica della Via, della Verità e della Vita (Giovanni 14,6). Il cristiano non ha la verità in tasca. L’ha nel cuore. Una sola Verità: Gesù Cristo.

Giorgio Nadali

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Atesimo contro Fede. Quale futuro per le Religioni?


Europe-atheism-2005

 

di Giorgio Nadali

Dai dati del 2012[1], nel mondo 910 milioni di persone sono dichiaratamente atee. Le persone non religiose, ma non atee sono un miliardo e 610 milioni. Quelle religiose a vari livelli sono quattro miliardi e 130 milioni. Il Paese con più atei è la Cina (47%), seguita da Giappone e Repubblica Ceca. Il Paese col maggior numero di persone religiose è il Ghana (96%), seguito da Nigeria e Armenia.

Il Paese col più alto numero di atei in Europa è la Francia col 29%, quarto posto nel mondo. L’Italia è al diciottesimo posto per ateismo con l’8% e al venticinquesimo per religiosità con il 73%.  Col più basso numero di atei in Europa (0 – 5%) Romania, Grecia, Malta, Irlanda e Polonia. Gli atei sono passati dal 4% al 7% in trentanove Paesi monitorati nel mondo dal 2005 al 2012. 13% in tutto il mondo.

Le ragioni dell’ateismo sono sostanzialmente quattro a mio avviso. Tutte rispettabili. Primo. Il dolore. Non si accetta il fatto che Dio permetta la sofferenza nel mondo. Secondo. Esempi negativi ricevuti dai credenti. Terzo. Ideologici politici. È probabile anche se non certo che l’adesione radicale alla visione marxista e comunista impedisca l’apertura a una fede religiosa. Quarto. Razionalismo. Non è la razionalità, che è l’uso della ragione, ma la convinzione che solo la ragione possa spiegare ogni cosa. Fatto per altro impossibile, dato che proprio l’amore e l’innamoramento che mandano avanti i rapporti umani sono fatti irrazionali, non spiegabili con la sola ragione. Ragione senza fede (razionalismo) e fede senza ragione (fideismo) sono due visioni estreme che rinunciano o alla spiritualità o alla razionalità umane. Il fideismo può portare a fenomeni anche gravi di fanatismo religioso, tanto quanto il razionalismo può portare all’intolleranza del laicismo. Il laicismo vorrebbe escludere la cultura religiosa dalla società in cui vive. Un fatto impossibile. Non esiste un Paese al mondo in cui una persona non possa essere coinvolta anche senza volerlo, credente o meno, dalla cultura religiosa. Non esistono Paesi atei, ma alcuni regimi atei. Ad esempio in Italia vi sono cinquantanove giorni di festa (domeniche comprese) per tutti (atei e credenti) legati al cattolicesimo, contro solo tre giorni festivi legati esclusivamente allo Stato laico. 721 comuni italiani (su ottomila) hanno un nome religioso legato al cattolicesimo, più mezzo milione di nomi di piazze, viali, vie, ecc. Tutte le autoambulanze hanno una croce “greca” e la croce “latina” è presente anche sul palazzo del Quirinale (Presidenza della Repubblica) sulla Torre dei Venti, oltre che nei tribunali, carceri e ospedali.

Previsioni errate… «Nel 1710 il libero pensatore inglese Thomas Woolston (1620-1731) si disse fiducioso che la religione sarebbe finita prima del 1900. Voltaire (1695-1778) ritenne questa previsione troppo pessimistica e predisse che la religione sarebbe scomparsa dal mondo occidentale nel giro di mezzo secolo – più o meno entro il 1810 […] L’illustre antropologo Anthony F. C. Wallace ha fatto sapere a migliaia di studenti nel 1966, il “futuro della religione è l’estinzione […] la credenza nei poteri soprannaturali è destinata a morire in tutto il mondo in seguito alla crescente diffusione della conoscenza scientifica […] è un processo irreversibile».[2]

L’inchiesta più recente a livello mondiale del 2012 è della WIN-Gallup International[3]. Ha rivelato che solo il 13% della popolazione mondiale dichiara di essere atea. I religiosi sono il 59% e i non religiosi il 23%. L’indice di religiosità e ateismo della WIN-Gallup International misura l’auto percezione a livello mondiale delle credenze religiose basandosi su di un campione di 51.927 intervistati, uomini e donne, in 57 Paesi nel mondo di tutti i continenti. La domanda posta era: “Indipendentemente dal fatto che Lei frequenti un luogo di culto oppure no, si ritiene una persona religiosa, non religiosa o atea?”. In Italia hanno risposto 987 persone. 73% religiose, 15% non religiose e 8% atee. Dati raccolti per WIA-Gallup International dalla Doxa, dal 21 novembre al 4 dicembre 2012.

Le nazioni con più persone religiose sono: 1) Ghana 96% 2) Nigeria 93% 3) Armenia 92% 4) Fiji 92% 5) Macedonia 90% 6) Romania 89% 7) Iraq 88% 8) Kenya 88% 9) Perù 86% 10) Brasile 85% 11) Georgia 84% 12) Pakistan 84% 13) Afghanistan 83% 14) Moldavia 83% 15) Colombia 83% 16) Camerun 82% 17) Malesia 81% 18) India 81% 19) Polonia 81% 20) Sudan (Sud) 79% 21) Uzbekistan 79% 22) Serbia 77% 23) Tunisia 75% 24) Arabia Saudita 75% 25) Italia 73%.

Le nazioni con più persone inclini a dichiararsi non religiose: 1) Irlanda 47% 2) Canada 46% 3) Azerbaijan 44% 4) Olanda 43% 5) Austria 42% 6) Hong Kong 38% 7) Francia 37% 8) Australia 37% 9) Vietnam 30% 10) Svezia 29%.

Le nazioni con più persone che si dichiarano atee: 1) Cina 47% 2) Giappone 31% 3) Repubblica Ceca 30% 4) Francia 29% 5) Corea del Sud 15% 6) Germania 15%.

Il presidente della WIN-Gallup International, Jean Marc Leger ha commentato l’inchiesta osservando che «nonostante l’immenso impatto della tecnologia e dell’enfasi sugli affari nel mondo, il ventunesimo secolo sorprendentemente si presenta con una fede religiosa, mentre l’ateismo è in minoranza. Sarebbe stato fantastico avere i dati dei secoli passati per confrontarli. Sfortunatamente non esistevano inchieste d’opinione globali a quel tempo».

 

Calo della religiosità dal 2005 al 2012

 

Paese 2005 2012 Variazione religiosità
Media mondiale 77% 68% -9%
Vietnam 53% 30% -23%
Svizzera 71% 50% -21%
Francia 58% 37% -21%
Sud Africa 83% 64% -19%
Islanda 74% 57% -17%
Ecuador 85% 70% -15%
Stati Uniti 73% 60% -13%
Canada 58% 46% -12%
Austria 52% 42% -10%
Germania 60% 51% -9%
Italia 72% 73% +1%

 

Pakistan (+6%), Serbia (+5%) e Macedonia (+5%) hanno avuto la crescita maggiore di religiosità. L’Italia ha aumentato del 2% il numero di atei (dal 6% all’8%) in 7 anni e ha aumentato dell’1% le persone religiose. La più alta crescita di atei l’ha avuta la Francia (+15%).

 

 

I dieci Paesi col maggior numero di persone atee

 

Paesi Persona religiosa Persona non religiosa Ateo convinto Non sa / Non risponde
Cina 14% 30% 47% 9%
Giappone 16% 31% 31% 23%
Repubblica Ceca 20% 48% 30% 2%
Francia 37% 34% 29% 1%
Corea del Sud 52% 31% 15% 2%
Germania 51% 33% 15% 1%
Olanda 43% 42% 14% 2%
Austria 42% 43% 10% 5%
Islanda 57% 31% 10% 2%
Australia 37% 48% 10% 5%
Irlanda 47% 44% 10% 0%

 

11 Paesi perché quattro sono a pari merito al 10%

 

I dieci Paesi col maggior numero di persone religiose

 

Paesi Persona religiosa Persona non religiosa Ateo convinto Non sa / Non risponde
Ghana 96% 2% 0% 1%
Nigeria 93% 4% 1% 2%
Armenia 92% 3% 2% 2%
Fiji 92% 5% 1% 2%
Macedonia 90% 8% 1% 1%
Romania 89% 6% 1% 3%
Iraq 88% 9% 0% 3%
Kenya 88% 9% 2% 1%
Perù 86% 8% 3% 3%
Brasile 85% 13% 1% 1%

 

La proporzione tra i credenti che affermano «Mi vedo come persona religiosa» è più alta tra i cristiani rispetto a musulmani ed ebrei. Al primo posto ci sono gli indù. Tra gli ebrei vi è il più alto numero di persone non religiose. Ricordo che si nasce ebrei o indù, mentre cristiani si diventa col battesimo, quasi appena nati per cattolici e ortodossi e dai quindici anni in su per protestanti e anglicani. Musulmani si diventa pronunciando a dodici anni la shahadah – la professione di fede Islamica in arabo – alla presenza di tre testimoni musulmani uomini).

 

Religioni «Sono religioso» «Non sono religioso»
Cristiani (tutte le confessioni) 81% 16%
Musulmani 74% 20%
Ebrei 38% 54%
Indù 82% 12%

 

 

Le persone che si ritengono religiose per reddito

 

Reddito molto basso 66%
Reddito medio basso 65%
Reddito medio 56%
Reddito medio alto 51%
Reddito molto alto 49%

 

La nazione più ricca e religiosa sono gli Stati Uniti d’America. La più ricca e meno religiosa è la Svizzera. La più povera e religiosa è la Nigeria. La più povera e meno religiosa è il Vietnam.

 

Le persone che si ritengono religiose per istruzione

 

Meno dell’istruzione secondaria 68%
Istruzione secondaria 61%
Istruzione superiore 52%

 

 

A livello mondiale le persone religiose sono al 60% uomini e 57% donne. Le non religiose sono al 23% uomini e 23% donne. Le persone atee sono 12% uomini e 14% donne. Le persone religiose sono al 66% ultra sessantacinquenni e al 60% sotto i trent’anni. Tra gli atei il picco è dai trenta ai sessantacinque anni con il 14%. Tra i cristiani sono più religiosi i protestanti con l’83%, seguiti dai cattolici con l’81%.

 

Italiani che frequentano i luoghi di culto. 2001-2010  (Per 100 persone di 6 anni e più)

 

 

Anni Una o più volte la settimana Qualche volta l’anno Mai
2001 36,4 28,7 15,9
2002 36,1 29,3 16,0
2003 35,4 30,6 15.2
2005 34,3 30,3 16,3
2006 33,4 30,0 17,2
2007 33,3 29,7 18,2
2008 32,7 29,6 19,3
2009 32,5 29,3 19,1
2010 32,0 30,6 19,2

 

 

Italiani che frequentano luoghi di culto, per Regione. Anno 2010 (Per 100 persone di 6 anni e più)

 

Regioni Almeno una volta la settimana Mai
Piemonte 26,3 20,1
Valle d’Aosta 21,7 23,6
Lombardia 33,6 20,8
Trentino-Alto Adige 32,8 17,0
   Bolzano 28,8 16,1
   Trento 36,6 17,9
Veneto 35,1 17,9
Friuli-Venezia Giulia 24,5 23,2
Liguria 22,9 29,0
Emilia-Romagna 21,7 33,1
Toscana 21,5 32,5
Umbria 24,5 19,1
Marche 35,5 18,0
Lazio 25,3 21,9
Abruzzo 30,7 13,5
Molise 37,8 9,6
Campania 43,4 10,7
Puglia 40,3 9,5
Basilicata 32,6 14,1
Calabria 35,2 13,5
Sicilia 40,2 10,3
Sardegna 27,1 19,3
Italia 32,0 19,2

 

 

Credenti e non credenti nel mondo

 

Religione Europa Nord America America Latina Africa Asia Oceania Mondo
Cristiani 585.357.000 280.659.000 542.293.000 483.376.000 345.188.000 27.619.000 2.264.492.000
Cattolici 275.506.000 83.845.000 473.684.000 164.242.000 136.507.000 8.820.000 1.142.604.000
Ortodossi 201.276.000    7.101.000    1.040.000 47.284.000 15.737.000    917.000 273.355.000
Protestanti 67.754.000 61.315.000 56.039.000 133.740.000 85.944.000 412.969.000 412.969.000
Anglicani 26.260.000    2.866.000      883.000 9.466.000      853.000    5.032.000 85.360.000
10.534.000 72.820.000 41.282.000 96.500.000 138.905.000    1.238.000 361.279.000
Non relig. 81.450.000 39.867.600 16.900.810    6.041.000 491.203.000    4.444.700 639.907.110
Atei 15.503.000    1.878.000    2.867.000        611.000 117.487.000      431.000 138.777.200
Ebrei    1.847.000    5.668.000      930.000      130.000    5.865.000      109.000    14.549.000
Musulmani 40.836.000    5.647.000    1.836.000 408.001.000 1.066.329.000      563.000 1.523.212.150
Rel. Etniche    1.150.000    1.572.000    3.865.000 105.478.000 146.271.000      345.000 258.501.000
Indù      996.000    1.788.000        777.000    2.848.000 928.531.000      520.000 935.460.000
Buddhisti    1.820.000    3.614.000        783.000        287.000 456.709.000      608.000 483.821.000
Sikh      502.000      663.000          6.500        69.500    22.932.000        49.700    24.222.700
Rel.Trad.Cin.      755.000      188.000        68.800 453.052.000      107.000 454.579.800
Nuove Rel.      374.000    1.655.000    1.794.000        129.000    60.126.000      103.000 64.181.000
Culti magici      144.000      178.000 13.477.000          3.600          7.400 13.810.000
Baha’i      142.000      518.000        923.000    2.124.000      3.492.000      106.000    7.305.000
Giainisti        18.700        97.500          1.300        90.300      5.458.000          3.200    5.669.000
Taoisti      12.300      8.833.000          4.400    8.849.700
Confuciani        18.400              490        19.800      6.359.000        49.200    6.446.890
Shintoisti        61.900          7.900      2.713.000    2.782.800
Altre Rel.        275.000      690.000        120.000        85.000        225.000        12.000    1.407.000
Zoroastriani          5.700        20.700              850        152.000          2.400        181.650

 

Giorgio Nadali

http://www.giorgionadali.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

[1]Global Index of Religiosity and Atheism 2012. WIN-Gallup International

[2]R. STARK, Il trionfo del cristianesimo, op. cit.., p. 479

[3]WIA – Worldwide Independent Network of Market Research. GIA – Gallup International

Miracoli e Scienza


  Miracoli26am  

 

 

 

 

 

 

Miracoli26bm

 

 

 

 

 

 

              GIORGIO NADALI – “MIRACOLI” Anno II, Numeri 7 e 8 – 21 e 28 Febbraio 2014

Il sangue di San Gennaro – Scienza Il sangue di San Gennaro – Fede
L’ipotesi scientifica più accreditata è quella tissotropica. È la capacità di alcuni gel di diventare più fluidi se agitati, fatti vibrare, turbati meccanicamente, per poi risolidificarsi se lasciati a riposo. La liquefazione del sangue è avvenuta anche durante lavori di riparazione del reliquario nel 1965 mentre la struttura veniva agitata. Questo non implica la malafede, ma è un fenomeno fisico. La Chiesa ha sempre vietato di aprire il contenitore sigillato. Una spettroscopia è stata eseguita nel 1902 e nel 1989. Sono state rilevati ematina e emocrogeno, prodotti di degradazione dell’emoglobina del sangue umano. Il fenomeno è stato simulato nel 1991 creando un gel tissotropico composto da gesso, acqua salata e cloruro ferrico.[1] È uno dei miracoli più studiati. Anche il fisico Enrico Fermi mostrò interesse per questo fenomeno. Il sangue di San Gennaro, decapitato nel 305 d.C. è contenuto in un’ampolla di vetro trasparente sigillata dal contenuto di   sessanta millilitri custodita nella cattedrale di Napoli e ogni anno durante la festa liturgica del santo, torna allo stato liquido. Il fatto fu documentato per la prima volta il 17 agosto 1389 a Napoli. Il miracolo non è mai stato riconosciuto ufficialmente dalla Chiesa cattolica, anche se ogni anno il primo sabato di maggio, il 19 settembre e il 16 dicembre, l’arcivescovo di Napoli celebra personalmente la cerimonia in cui maneggia l’ampolla con il sangue liquefatto davanti all’assemblea dei fedeli. Un rappresentante della Chiesa ha dichiarato che “può non essere un miracolo, ma qualsiasi cosa sia, agisce fuori dalle leggi naturali”.[2]

 

Miracolo eucaristico di Lanciano – Scienza Miracolo eucaristico di Lanciano – Fede
Il Prof. Edoardo Linoli, docente di anatomia e istologia, direttore del laboratorio di analisi cliniche e di anatomia patologica dell’ospedale S. Maria Sopra i Ponti (AR) ha dichiarato nel 1971 che 1) la carne è veramente carne umana del muscolo striato miocardico 2) il sangue è autentico di gruppo AB (lo stesso rinvenuto sulla Sindone di Torino) e appartiene alla stessa persona della carne 3) non vi sono sostanze conservanti. Il docente esclude l’ipotesi di un falso perché “solamente una mano esperta in dissezione anatomica avrebbe potuto ottenere un “taglio” uniforme di un viscere incavato” e “il sangue fosse stato prelevato da un cadavere, si sarebbe rapidamente alterato, per deliquescenza o putrefazione”. È l’unico miracolo che ha suscitato l’interesse del Consiglio superiore dell’Organizzazione mondiale della Sanità, O.M.S./O.N.U che ha fatto eseguire 500 esami in 15 mesi, confermando quelli di Linoli. In un anno imprecisato tra il 730 e il 750 d.C. a Lanciano (Chieti), durante la consacrazione dell’Eucaristia un modo dubbioso, mentre sta celebrando, vede trasformarsi l’ostia in carne umana e il vino in sangue. Ora il tutto è custodito in una teca di cristallo nel Santuario del Miracolo Eucaristico, a Lanciano.

 

La Sacra Sindone – Scienza La Sacra Sindone – Fede
È il più importante enigma scientifico-religioso esistente al mondo. Ben venticinque scienze hanno studiato la Sindone e nessuna sino ad ora è riuscita a stabilire esattamente che cosa abbia prodotto l’immagine sul telo di lino. Gli esperti ritengono che si sia prodotto attraverso un’energia sconosciuta che ha impresso il telo, una radiazione fotoradiante che si è sprigionata dal corpo di Gesù Cristo nel buio del sepolcro al momento delle risurrezione. Il volto non è illuminato né da destra né da sinistra. Il volto stesso è fonte di luce. L’immagine, visibile meglio al negativo fotografico, presenta tutti i segni della Passione di Cristo e scompare se ci si avvicina a meno di tre metri di distanza. Non vi è pigmento. Non è un dipinto e non è una strinatura, né un’immagine prodotta dal contatto con un bassorilievo riscaldato. La scienza della palinologia ha scoperto la presenza di pollini della terra santa e di tutti i luoghi dove è stata portata. La numismatica ha verificato che vicino all’occhio destro è stato trovato un lituus, una moneta romana del tempo dell’imperatore Tiberio Cesare, che regnava al tempo in cui fu crocefisso Gesù… Dal 2000 è conservata al buio, sotto gas inerti, nel duomo di Torino. L’informatica ha prodotto un modello tridimensionale del corpo, basandosi sull’immagine. La storia antica ha scoperto che il corpo presenta tutti i segni di una tipica flagellazione romana e la singolarità della coronazione di un casco (non una corona) di spine, che i romani non usavano solitamente. I biblisti concordano sui fatti della Passione di Cristo, testimoniati dall’immagine della Sindone, come il colpo all’emitorace destro prodotto da una lancia e dal quale uscì sangue e acqua. L’anatomia ha confermato questa ipotesi basandosi sul siero accumulatosi in fase di agonia. E questo confermerebbe anche la profezia «non gli sarà spezzato alcun osso» (Esodo 12,46), cosa che i romani erano soliti fare per l’accertamento di morte. Troppi indizi coincidono. Sulla Sindone c’è sangue umano maschile di gruppo AB e aragonite, minerale presente nelle grotte di Gerusalemme. Addirittura la matematica si è interessata al lenzuolo sacro. Col suo freddo calcolo delle probabilità, mettendo insieme gli indizi raccolti dalle venticinque scienze che hanno studiato la reliquia più venerata al mondo, ha stabilito che c’è una possibilità su duecento miliardi che l’uomo della sindone non sia Gesù Cristo. Nel 2000 Joseph Marino e Marie Sue Benford hanno formulato l’ipotesi che il test della datazione medievale risultata dall’esame del 1978 al radiocarbonio C14 fosse errato perché erano presenti rammendi di epoca più recente nella zona del prelievo per il test svolto in quattro laboratori (due in Arizona, uno a Zurigo, uno a Oxford). La loro tesi è stata validata da Raymond Rogers, lo scienziato che per primo analizzò la Sindone nel 1978 e pubblicò i risultati della datazione dal 1260 al 1370 d.C. al radiocarbonio, sulla rivista scientifica «Thermochimica Acta». Pochi mesi prima della sua morte Rogers scrisse un articolo dove descriveva le ultime scoperte. La conclusione fu che la datazione al radiocarbonio del 1978 era esatta, ma i campioni usati per il test non erano parte originale della Sindone e irrilevanti per stabilirne la reale datazione. La Chiesa cattolica non ha più permesso altre indagini al radiocarbonio C14, dopo il 1978 perché questo test prevede la bruciatura dei campioni usati. Al primo posto tra le reliquie più importanti del cattolicesimo è la Sacra Sindone di Torino. L’ostensione al pubblico della reliquia attira mediamente due milioni di visitatori a Torino. L’ultima è avvenuta nel 2010. La Sindone parla al cuore della fede cristiana perché presenta tutte le tracce della Passione di Cristo. Vi sono 120 segni del flagrum romano usato per la flagellazione. La calotta cranica presenta i segni della corona di spine. Gli artisti dipingevano una coroncina. Qui ci sono invece i segni di un casco che copre tutta la testa. Un’usanza del tutto assente nelle pratica della crocifissione. Lo stesso vale per le mani. I chiodi appaioni infissi nei polsi, non nei palmi come l’arte presenta. I pollici non si vedono a causa della perforazione del nervo mediano che li ha fatti ritrarre. Questo è più in linea con l’usanza romana di rendere stabile un corpo sulla croce. Ma l’aspetto più sorprendente è la maestosità dell’immagine, quella che ha dato origine a tutte le rappresentazioni artistiche del volto di Cristo. Anche i tratti somatici sono in linea con la stirpe ebraica. Un volto che sembra dormire. Un corpo martoriato che esprime però una serenità paradisiaca. Al negativo fotografico l’immagine esplode nella sua misticità. Per i credenti è il segno che la morte non ha più l’ultima parola. Un corpo che ha emanato luce al momento della risurrezione, che Gesù ha promesso a tutti (Giovanni 6,54). Già San Girolamo (IV sec.) diceva: «Il sepolcro vuoto è la culla del Cristianesimo». In un passo dello Pseudo Cipriano – uno dei Padri della Chiesa e vescovo di Cartagine (III sec.) Gesù dice: «Voi mi vedrete così come si può vedere uno nell’acqua o in uno specchio». Infatti il corpo è visibile meglio al negativo fotografico. All’esame del VP8-Analyzer della NASA il corpo presenta una risoluzione in tre dimensioni. Cosa che non accade con le normali immagini fotografiche. La Sindone è custodita a Torino dal 1578. Nel 1983 Umberto II di Savoia la donò al Vaticano indicandone la custodia all’arcivescovo di Torino.
Gesù cammina sull’acqua – Scienza Gesù cammina sull’acqua – Fede
Il Vangelo di Marco racconta di Gesù che attraversa camminando sull’acqua la sponda occidentale del lago di Tiberiade o Mare di Galilea (Kinneret). Il più grande (166 Km quadrati) di Israele con una circonferenza di cinquantatré chilometri e il più grande del mondo d’acqua dolce sotto il livello del mare (meno 213 metri). Marco 6,48: «Vedendoli però tutti affaticati nel remare, poiché avevano il vento contrario, già verso l’ultima parte della notte andò verso di loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli». Il lago di Galilea (HaGalil) è profondo quarantatré metri e non ha punti di secca. Andrè Kole – illusionista – ha camminato sulle acque del lago Saguaro in Arizona (USA); ma per fare questo sono state necessarie ore di preparazione e una strumentazione tecnologica avanzata. In realtà Kole, che è un credente convertito, usa l’illusionismo per smascherare gli imbroglioni e dimostrare che alcune cose si possono compiere o per dono di Dio oppure grazie alle illusioni create dalla tecnologia moderna. Lo storico Morton Smith scrisse nel 1978 Jesus the Magician: Charlatan or Son of God? (Gesù il Mago: Ciarlatano o Figlio di Dio?) riprendendo un’antica idea del filosofo anticristiano Celso (200 d.C.) «Sulla vera dottrina». Il trucco illusionistico di camminare sull’acqua è stato presentato recentemente anche sul Tamigi a Londra dall’illusionista Dynamo (Steven Frayne), in pieno giorno. Difficilmente però Gesù può aver usato la seguente tecnica. Il polimetilmetacrilato, meglio noto come plexiglas. Non esisteva a quel tempo. È stato inventato nel 1928 (d.C.). Una lastra di plexiglas è stata posta la notte prima in un’area delimitata del fiume, dopo aver chiesto il permesso alle autorità locali. Dynamo passa in zone delimitate dal plexiglas e le canoe gli passano accanto, dando l’illusione che non vi sia nulla sott’acqua. Infine un telecomando fa abbassare un’area della passerella di plexiglas per far transitare il traghetto. La preparazione ha richiesto sette ore notturne di lavoro sul Tamigi e un costo di circa ottomila sterline. Sembrerebbe però che tutto ciò abbia ben poco a che fare con la camminata di Cristo alle prime luci dell’alba nel centro del lago di Galilea (chiamato “mare”). È uno dei trentaré miracoli di Cristo narrati nei Vangeli. L’episodio è chiaro. Gesù chiede una fede che vada oltre l’evidenza. (Logicamente l’evidenza non ha bisogno della fede). Pietro chiede a Cristo di avvicinarsi a lui camminando anch’esso sull’acqua. In realtà non si fida di fronte ad un fatto inconcepibile per la mente umana. Inizia a caminare e appena dubita si spaventa e sprofonda, chiedendo di essere salvato da Gesù, il quale stende la mano e lo tira fuori dall’acqua. Nota è la frase di Cristo: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?» (Matteo 14,31) Notare che Pietro era probabilmente un bravo nuotatore essendo un pescatore professionista del Lago (“Mare”) di Galilea, ma si spaventa (Matteo 14,30). Questo brano è proprio tra i più significativi di cosa sia la fede. Fidarsi di Dio al di là di ogni comprensibile evidenza. Molti non osano nemmeno pregare in grande perché non osano credere che Dio possa operare personalmente in grande nella loro vita. Non chiedono, quindi non ottengono. Oppure al momento di fidarsi iniziano a dubitare. «È impossibile!» E immancabilmente sprofondano nei loro dubbi, molto più profondi dei quarantatré metri del lago di Tiberiade.

 

La risurrezione di Gesù Cristo – Scienza La risurrezione di Gesù Cristo – Fede
Un medico, Thomas A. Miller, ha analizzato la risurrezione di Cristo da un punto di vista scientifico nel suo saggio intitolato Did really Jesus rise from the dead? A surgeon-scientist examines the evidence. (Gesù è veramente risorto dai morti? Un chirurgo-scienziato esamina l’evidenza). Miller osserva prima di entrare nel merito della questione che Isaac Newton, Giovanni Keplero, Robert Boyle e Michael Faraday erano grandi scienziati, ma credevano tutti nella risurrezione di Cristo. Questo atteggiamento dei tempi antichi è in contrasto con la visione moderna. Molti scienziati moderni sono convinti nell’abilità della scienza di rispondere a domande che, se non possono essere validate usando un metodo scientifico, sono viste come inconoscibili o inesistenti. È la tesi di Richard Dawkins. Qualsiasi ipotesi che non può essere verificata con metodo scientifico è da scartare. Sembra quindi che la scienza non possa dire niente su una risurrezione. L’unico reperto scientificamente analizzabile e attinente a una presunta risurrezione è la Sindone di Torino. Uno studio molto importante è stato condotto sulla Sindone nel 1996 da un chirurgo uroginecologo statunitense cattolico, August Accetta – fondatore dello Shroud Center of Southern California – il quale ha realizzato un esperimento su se stesso iniettandosi una soluzione di fosfato di metilene contenente tecnezio-99m – un isotopo radioattivo usato in medicina nucleare – che decade rapidamente. Ogni atomo di tecnezio emette un unico raggio gamma che può essere registrato da un’apposita apparecchiatura di rilevamento. L’obiettivo era di realizzare un’immagine provocata da una radiazione emessa da un corpo umano eventualmente risorto. Secondo il dott. Accetta, infatti, l’immagine sulla Sindone potrebbe essere stata causata dall’energia sprigionatasi all’interno del corpo di Cristo al momento della resurrezione. Le immagini ottenute sono molto simili a quelle che si osservano sulla Sindone e davvero questo esperimento arriva fin sulla soglia del mistero di quell’impronta che richiama il mistero centrale della fede. Accetta riferisce che solo un evento miracoloso può spiegare pienamente la complessità dell’immagine. Il medico pensa che quando il corpo di Gesù sia diventato di luce, il lenzuolo della Sindone che lo copriva ha iniziato a passare attraverso il corpo perdendo la sua gravità. Accetta teorizza che mentre il lenzuolo funerario cadeva, esso assunse la corrispondente energia e le informazioni tridimensionali presenti sull’immagine, impossibili da riprodurre. A Roma nel 2008 dei ricercatori italiani hanno ‘ricreato’ la Sacra Sindone: irradiando tessuti di lino con un brevissimo e potentissimo lampo di luce prodotto da laser a eccimeri del Centro Enea di Frascati, sono riusciti a imprimere immagini con le stesse caratteristiche della figura della Sacra Sindone, in cui la colorazione riguarda solo le fibrille più superficiali, senza passaggio di colore sul rovescio della tela. I risultati dei loro esperimenti sono pubblicati sulla rivista «Applied Optics» e secondo Giuseppe Baldacchini, coordinatore della ricerca, avvalorano l’ipotesi che da sempre la Chiesa sostiene, e cioè che l’immagine di Cristo sia stata originata da un potente lampo di luce attribuito alla resurrezione. L’ipotesi è quindi che una fortissima luce si sprigionò da quel corpo all’interno di una grotta-sepolcro buia. Osservando l’immagine si nota che il volto non è illuminato né da destra né da sinistra. È esso stesso fonte di luce. Non corrisponde ad alcun stile pittorico, anzi, è stato modello di immagini sacre sin dai primi secoli. Sull’immagine non c’è pigmento. Non è un dipinto, non è prodotto dal contatto con un bassorilievo riscaldato. Se si osserva da meno di tre metri di distanza, l’immagine scompare. La stessa si vede meglio al negativo fotografico. Vi sono presenti pollini della Terra Santa e tracce di aragonite, visibili solo al microscopio. È polvere presente in Terra Santa. Trasferita sui ginocchi di Gesù in seguito alle tre cadute. Si trovano sul telo tracce di aloe e di mirra oltre che di aragonite (una composizione di carbonato di calcio, ferro e stronzio), una terra presente a Gerusalemme e, in particolare, in una tomba studiata dal Levy-Setti, ricercatore di Chicago che, confrontando con l’aragonite della Sindone, ha concluso che le due terre sono esattamente uguali. È il centro della religione più diffusa al mondo, tanto da far scrivere a San Paolo: «Se Cristo non è risorto, è vana la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati» (1 Corinzi 15,17). Non solo, a la promessa della risurrezione personale del proprio corpo è stata fatta personalmente da Cristo ai suoi fedeli: «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno» (Giovanni 6,54). Il cristiano crede che riavrà esattamente il suo corpo trasfigurato e adatto per una realtà ultraterrena. Un corpo che non dorme, mangia, soffre ed è limitato dalle leggi terrene. Un corpo maschile o femminile nel quale lui o lei riconoscerà come il proprio che ha avuto sulla Terra, prima della morte. Due miliardi e cento milioni di cristiani, almeno sulla carta, credono in questo. Ora (secondo lo scorrere del tempo terreno) in Paradiso solo Cristo e sua Madre hanno anche il proprio corpo ultraterreno.
Miracolo eucaristico di Bolsena – ScienzaLe ostie sanguinanti sono frequenti: Parigi, estate 1290, Bruxelles giugno 1369 e luglio 1379, Wilsnack, Germania, agosto 1383, Sternberg, Germania, luglio 1492, Berlino, estate 1510… Secondo Luigi Garlaschelli c’è una spiegazione scientifica a tutto questo. L’estate, fattore comune, e la cosiddetta “prodigiosina”, il batterio normalmente chiamato Serratia Marcescens. Non è una coincidenza che i miracoli microbiologici si siano verificati d’estate e in scarse condizioni igieniche. «A chi ha accesso a un laboratorio di microbiologia non è difficile riprodurre il miracolo di Bolsena». La Serratia Marcescens, anche se è talvolta causa d’infezioni, (più frequenti, paradossalmente, in ambienti ospedalieri) non è particolarmente pericolosa da maneggiare; si prepara una fettina rotonda di pane e la si pone in una capsula di Petri; vi si aggiungono alcune gocce di una coltura di Serratia, e dopo averla leggermente inumidita con acqua sterile, la si tiene in incubazione a circa 30° per un paio di giorni. Si producono macchie di un intenso colore rosso, spesso di aspetto mucillaginoso, molto simile al sangue. Se si lasciano seccare le fettine di pane, il pigmento resta stabile per lunghissimo tempo. Per evitare contaminazioni da microorganismi estranei, sarebbe opportuno operare secondo le tecniche microbiologiche atte a garantire la sterilità delle operazioni, ma di solito, anche senza utilizzare le apparecchiature prescritte (un’autoclave, una cappa a flusso laminare, ecc.), gli inquinamenti sono assai rari.[3] Miracolo eucaristico di Bolsena – FedeÈ l’estate del 1263 un prete boemo – Pietro da Praga – dubita della transustanziazione, cioè della trasformazione del pane e del vino consacrati sull’altare in corpo e sangue di Cristo. Si reca a Roma per meditare sui suoi dubbi di fede e sulla via del ritorno si ferma a Bolsena (VT). Là celebra messa e nel momento della consacrazione l’ostia inizia a sanguinare. Avvolge l’ostia in un panno e torna in sacrestia. Alcune gocce di sangue cadono a terra. Pietro corre da Papa Urbano IV che in quel momento si trovava a Orvieto. Il papa fa edificare una cappella nel duomo di Orvieto nel 1290. Seguiranno le cappelle costruite nel 1364 e 1504. Papa Urbano IV volle ricordare il miracolo istituendo la festa del Corpus Domini (Corpo del Signore) da celebrare il primo giovedì’ dopo l’ottava di Pentecoste. Nel duomo di Orvieto sono custoditi l’ostia, il corporale e i purificatoi. Le lastre del pavimento macchiate di sangue si trovano in una cappella dal 1704.

    Giorgio Nadali http://www.giorgionadali.it   [1]L. GARLASCHELLI et al. “Nature”, (10.10.1991) 507, Scientist say miracle no mystery, “Chicago Tribune”, 10.10.1991, Shakeup over sacred blood, “Science News”, 12.10.1991, p. 229 [2] Citato da J. NICKELL, Looking for a Miracle, Prometheus Books, Amherst, New York,1998, p. 77 [3] L. GARLASCHELLI, Miracoli microbiologici in «Scienza e paranormale», N. 11, Anno IV, Estate 1996, p. 18

Ora di Religione a scuola. Patrimonio culturale europeo


di Giorgio Nadali

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E’ presente in 22 Paesi d’Europa. In 10 di questi è obbligatoria. Contribuisce a capire la società e la cultura che ci circondano. L’Italia la vuole perché riconosce il valore della cultura religiosa e tiene conto che i principi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano. Insomma, è l’ora di religione a scuola. Non l’ora dei cattolici (e nemmeno dei credenti), non una succursale del catechismo, non una stranezza italiana o un’ingerenza del Vaticano nella scuola laica italiana. In Svezia e nei Paesi Bassi è obbligatoria, senza possibilità di esonero. Un servizio nella scuola, legato alla cultura e alla storia del proprio Paese. L’Italia vede sempre più alunni stranieri nelle scuole. Alunni che – proprio per integrarsi – hanno bisogno di comprendere meglio la cultura che ha fondato l’Italia e che la permea. La cultura cattolica. E poi – non c’è vera cultura senza religione. E’ possibile essere atei, ma è dura essere ignoranti. Era d’accordo anche un sociologo ateo come Durkheim: “Non esistono popoli conosciuti senza religione. La religione ha dato vita a tutto ciò che è essenziale nella società”.

Nessuno si sognerebbe di eliminare i 59 giorni di vacanza legati al Cattolicesimo. Esattamente 56 festività in meno di quelle esclusivamente laiche  presenti sul calendario. Anche le 52 domeniche provengono dalla cultura cristiana. La domenica è il dominus die, cioè “giorno del Signore”. In russo addirittura la parola domenica significa “risurrezione”. воскресенье.  Solo nei Paesi cristiani è un giorno festivo e di riposo. Nessuno vorrebbe togliere le croci “greche” verdi sulle farmacie o quelle dalle autoambulanze. E nemmeno la grande croce presente sul palazzo più statale d’Italia. Il Quirinale. Allora, l’ora di religione deve rimanere così com’è adesso. Già prevede nei suoi programmi la storia delle Religioni. Un insegnamento laico e slegato dalla Chiesa non è possibile da quando sono state chiuse in Italia le facoltà statali di teologia. Correva l’anno 1861.  Ma non sarebbe nemmeno corretto. Se è la cultura cattolica quella di in gran parte ha fondato l’Italia, allora chi vigila sull’insegnamento della materia deve essere formato e reso idoneo dalla Chiesa cattolica. Con buona pace di laicisti e non cristiani e anche dei fratelli non cattolici.

Ciò non significa che non siano previsti nel programma insegnamenti legati alle altre Confessioni cristiane e alle altre Religioni. Ma si sa. Uno degli sport nazionali italiani – oltre al calcio e alla giustizia colabrodo – è fare figli senza educarli. Meglio passare un’ora in giro per i corridoi o uscire di scuola quando nevica per poi rientrarvi alla fine dell’ora di religione, piuttosto che avere appreso qualcosa in più sulle religioni e essersi confrontati con i propri compagni e l’insegnante. Non preoccupano sono solo i fondamentalismi islamici. C’è il vuoto assoluto del fanatismo ideologico di chi – di fatto – insegna ai figli che la cultura religiosa è decisamente meno importante di Facebook e del Grande Fratello.  Sempre meno studenti – grazie ai loro genitori – la pensano come Paolo Mieli: «Io non sono cattolico, la mia famiglia è di origine ebraica e quando ero a scuola, trentacinque anni fa, ero esonerato dall’ora di religione. […] Da quel momento [l’incontro con un insegnante di religione cattolica capace], per i successivi cinque anni (i due anni del ginnasio e i tre anni del liceo), io rimasi, per scelta, a tutte le lezioni di religione e questo dialogo, a volte puntuto a volte condotto in spirito di franchezza e onestà, non un dialogo compiacente, è stato un momento fondamentale della mia vita. Io ero, appunto, un non credente che invitato a partecipare a quell’ora la sceglieva volontariamente, a differenza di tutte le altre ore di scuola. Le altre ore di scuola le facevo perché ero tenuto a farle, perché la famiglia mi obbligava a farle, perché dovevo crescere, dovevo diplomarmi, dovevo prendere la maturità e poi laurearmi. Quell’ora, invece, me la sceglievo, per cui nella storia della mia giovinezza l’ora di religione è l’ora della scelta, l’ora della libertà, l’ora del confronto, l’ora della crescita».

Il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo  ha detto: «Credo che l’insegnamento della religione nelle scuole così come è concepito oggi non abbia più molto senso. Nelle nostre classi il numero degli studenti stranieri e, spesso, non di religione cattolica tocca il trenta per cento. Sarebbe meglio adattare l’ora di religione trasformandola in un corso di storia delle religioni o di etica». Quello che non ha molto senso sembra invece dare ad intendere che l’Italia non abbia una sua cultura fondante – come del resto è per tutti i popoli della Terra dato che non esistono popoli non religiosi – e che questa è basata sul Cattolicesimo. Una proposta del genere equivale a dire eliminiamo le domeniche e – perché no – anche il Natale, perché musulmani o ebrei d’Italia non si riconoscono in queste feste… E dire che Profumo è stato ex presidente del CNR… Una carica che presuppone intelligenza nel senso letterale del termine. Saper leggere dentro le cose e i fatti.

Ragione senza fede e fede senza ragione sono i due lati della medaglia dell’integralismo.

L’Ora di Religione in Europa
Paese Normativa Modalità Confessione di riferimento Materia alternativa Statuto dell’insegnante Note
Austria BGBL 190/1949;
modificato da BGBL 329/1988
obbligatoria con facoltà di esonero cattolica nessuna statale con idoneità ecclesiastica
Belgio leggi nel 1959; 1988; 1997 obbligatoria con scelta alternativa cattolica, ebraica, ortodossa, islamica, protestante etica non confessionale regionale con idoneità ecclesiastica o statale maggioranza (60%) di insegnamento cattolico
Cipro art. 110 della costituzione;
legge 12/1965
obbligatoria con facoltà di esonero ortodossa nessuna statale con idoneità ecclesiastica
Danimarca leggi statali obbligatoria con facoltà di esonero insegnamento non confessionale nessuna statale con laurea teologica statale
Estonia legge del 1993 obbligatoria con facoltà di esonero insegnamento cristiano ecumenico religioni comparate statale
Finlandia legge del 2003 obbligatoria con facoltà di esonero insegnamento protestante luterano etica statale
Francia nessuna;
Alsazia – Lorena: cattolica
cattolica in Alsazia – Lorena nessuna statale in Alsazia – Lorena
Germania costituzione del 1949;
legislazione affidata ai singoli stati federali (land) in collaborazione con le comunità religiose;
in alcuni stati, concordati tra stato e comunità religiose
diritto alla partecipazione all’insegnamento, se questo è offerto e se la partecipazione non è in contrasto con il volere della comunità religiosa responsabile;
in alcuni stati, partecipazione obbligatoria con facoltà di esonero
una qualsiasi delle religioni praticate sul territorio federale
(attualmente sono offerti insegnamenti buddisti, cristiani, ebraici e islamici)
etica, filosofia, “Lebenskunde” (cognizioni di vita) statale con giuramento alla costituzione e abilitazione della relativa comunità religiosa Eccezione: Brema non riconosce la collaborazione costituzionale fra stato e comunità religiose e impartisce un insegnamento statale obbligatorio (con facoltà di esonero) di “Storia della Bibbia”; in alcune scuole anche “Principi Islamici”, etica o filosofia
Grecia costituzione 1975 obbligatoria con facoltà di esonero ortodossa nessuna statale con studi teologici statali
Irlanda art. 42 della costituzione facoltativa cattolica nessuna abilitazione e idoneità ecclesiastica
Italia nuovo concordato 1984;
dpr 751/1985
facoltativa cattolica studio assistito;
studio libero;
nessuna
statale con abilitazione e idoneità ecclesiastica
Lettonia legge 1995;
accordo 25/10/2002
opzionale luterana, cattolica, ortodossa, battista, ebraica etica idoneità ecclesiastica
Lussemburgo intesa 1997 opzionale luterana, cattolica, calvinista etica idoneità ecclesiastica
Malta legge 1991;
accordo del 25/3/1995
obbligatoria con facoltà di esonero cattolica nessuna idoneità ecclesiastica
Paesi Bassi leggi statali;
riforma 1999
obbligatoria non confessionale nessuna
Polonia concordato;
legge 15/3/1998
opzionale cattolica, protestante, ortodossa, ebraica etica idoneità ecclesiastica
Portogallo concordato 1940; 1975 opzionale cattolica etica idoneità ecclesiastica
Regno Unito Education Act 1944; 1988 obbligatoria con facoltà di esonero insegnamento comparativo con priorità alla tradizione cristiana nessuna statale con studi teologici statali
Repubblica Ceca nessuna discussione sull’introduzione
Slovacchia legge 14/11/2000 opzionale cattolica etica idoneità ecclesiastica
Slovenia nessuna discussione sull’introduzione
Spagna costituzione 1978; concordato 1979 opzionale cattolica, protestante, ebraica, islamica nessuna idoneità ecclesiastica
Svezia leggi statali 2000 obbligatoria approccio ‘oggettivo’ nessuna statale con studi teologici statali
Ungheria legge 79/1992; 4/1990 opzionale religioni tradizionali nessuna idoneità ecclesiastica

Religioni, Misteri e Curiosità – Parte terza


di Giorgio Nadali

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Le vere curiosità e misteri sulle Religioni. Diffidate dalle imitazioni!

Giorgio Nadali – Strano , ma Sacro. Enciclopedia delle curiosità religiose. Volume 1.  – Milano, Lampi di Stampa, 2003

Giorgio Nadali – I monaci sugli alberi. E centinaia di altre curiosità su Dio, la Bibbia, il Vaticano. – Cinisello Balsamo, Edizioni San Paolo , 2010

Giorgio Nadali –  ReliGenio. Tutte le invenzioni, le scoperte scientifiche e i progressi in vari campi, dovuti alle Religioni mondiali, Edizioni Lampi di Stampa, Milano, 2012

Esistono terroristi cristiani?

Il terrorismo cristiano è un terrorismo religioso di gruppi o individui che lo motivano con una lettura idiosincratistica lettura della Bibbia. Dal loro punto di vista la Sacra Scrittura e la teologia forniscono giustificazioni per attività politiche violente. In Canada “The Son of Freedom” (I Figli della Libertà), in India il “National Liberation Front of Tripura” (Fronte Nazionale di Liberazione della Tripura”). Negli Stati Uniti la “Army of God” http://www.armyofgod.com  (AOG) organizzazione estemista antiabortista che sostiene l’uso della forza per combattere l’aborto negli USA. Il 31 maggio 2009 il medico abortista George Tiller di Wichita, Kansas (USA) uno dei pochi medici negli USA che praticava l’aborto a nascita parziale fu ucciso dall’attivista Scott Roeder. “Iron Guard” in Romania è un movimento ultranazionalista ortodosso, antisemita e fascista. La legione inserì forti elementi del Cristianesimo ortodosso nelal sua dottrina politica al punto da divenire uno dei rari movimenti politico religiosi con una struttura ideologico religiosa. Il leader del movimento –  Corneliu Zelea Codreanu – era un mistico che puntava ad una risurrezione spirituale della nazione. Dal 1923 al 1927 si affiliò con la Lega Nazionale di Difesa Cristiana (LANC), guidata dal docente universitario antisemita Alexandru C. Cuza. Ku Klux Klan http://www.kkk.bz (KKK in acronimo) è il nome utilizzato da numerose organizzazioni statunitensi, di stampo spesso terroristico che propugnano la superiorità della razza bianca.

Dove si trova la collina con il tunnel con 4 chilometri di Torii shintoisti?

Presso il Fushimi Inari Taisha. Il santuario della volpe. Questo santuario shintoista di Kyoto è stato dedicato agli dei (kami) del riso e del sake, dalla famiglia Hata, nell’VIII Sec. d.C. E’ il più famoso del Giappone. Il complesso, composto da cinque santuari, è situato sulle pendici boscose del Monte Inari. Un percorso di quattro chilometri è disseminato da migliaia di torii, gli archi color arancione crèmisi o rosso fuoco che delimitano un’area sacra shintoista. E’ possibile passare sotto a questi torii, posti in fila, che compongono una sorta di lunghissimo e decisamente suggestivo tunnel sulla collina. Ognuno è stato donato da un fedele o da una famiglia devota. Sono alti mediamente tre metri. A Kyoto gli stessi torii possono essere alti anche dieci metri, posti a cavallo dei due lati della strada, nei pressi di un santuario. Vicino ai torii si trovano decine di statue di volpe, considerata messaggera di Inari, dio dei cereali. La volpe è considerata una figura sacra e misteriosa, capace di possedere gli umani, introducendosi nelle loro unghie.

Cosa sono le “rocce sposate”?

Anche le rocce si sposano. Almeno nella penisola di Kii, in Giappone. Presso la spiaggia di Futamiguara (vicino a Futami), due grandi scogli vicini, uno alto 9 metri e l’altro 4, sono legati da una enorme corda sacra di paglia (detta shimenawa) con i suoi pendagli di carta bianca (gohei), a simboleggiare l’unione di uomo e donna e la santità del matrimonio. Le “rocce sposate” sono chiamate Meoto-iwa e la corda sacra viene benedetta e cambiata ogni anno il 5 marzo, il 5 settembre e la terza domenica di dicembre. La shimenawa con i suoi pendagli gohei, ha lo scopo di allontanare gli spiriti maligni e accogliere il fedele ed è presente anche in tutti i santuari shintoisti.

Qual è  la più grande struttura religiosa del mondo presente anche su di una bandiera nazionale?

E’ il tempio buddhista di Angkor Wat. La più grande struttura religiosa al mondo è presente sulla bandiera nazionale della Cambogia.

Dove si trova la scalinata per il Paradiso?

 In Cina. La T’ai-shan è la scalinata per il paradiso. Montagna sacra del dio T’ai-yüeh ta-ti, nella provincia dello Shantung. La scorciatoia più rapida per il paradiso è rappresentata dai 7000 scalini, affiancati da templi di divinità taoiste. T’ai-yüeh ta-ti controlla le nascita e le morti ed è conosciuto come gestore del mondo. Il dio è inferiore solo all’imperatore di Giada (Yü-huang). Dallo T’ai-shan le anime vengono spedite per far nascere gli uomini e vi ritornano alla morte. Milioni di pellegrini salgono la scalinata per il paradiso, ogni anno. Arrivati in cima trovano due templi: quello dell’imperatore di Giada e quello di Bixia. Il tempio della principessa delle nubi azzurre, sorella dell’imperatore di Giada. Le mamme con figlie che non riescono a concepire, vengono qui a pregare per avere dei nipotini. Le immagini miracolose accanto alla Principessa delle nubi azzurre, sono in grado di curare problemi della vista e malattie infantili.

Perché la setta di Scientology usa la macchina della verità?

L’E-meter è la loro macchina della verità. E’ una macchina (in realtà creata da Volney Mathison e chiamata Electropsychometer) brevettata da Ron Hubbard, fondatore della setta di Scientology, uno dei nuovi movimenti religiosi più potenti e controversi del mondo. Simile ad una macchina della verità, la E-meter servirebbe per individuare i problemi dell’anima (detti engram della mente reattiva). Occorre stringere in ciascuna mano dei terminali costituiti da due lattine vuote. Viene usata sotto il controllo di un auditor (consulente) della setta. Vale 100 dollari, ma la Chiesa di Scientology ne chiede 3600 ad ogni seguace auditor, che deve possederne almeno due. Scientology (fondata nel 1954) ha otto milioni di seguaci nel mondo. Obiettivo finale dei seguaci di Dianetics/Scientology è di diventare dei mini dèi chiamati Thetan, dopo numerose “sedute”, con una spesa che può arrivare per il “livello OT8 Operating Thetan 8”.

Dove si trova la chiesa gonfiabile?

Il designer inglese Michael Gill ha realizzato la chiesa gonfiabile, facilmente trasportabile dai sacerdoti. Una volta montata misura metri 14 di lunghezza per 7,5 di larghezza e 14 di altezza e può ospitare 60 persone (vere) di cui 12 sedute. E’ completa di campanile, di un organo gonfiabile (finto), pulpito, altare, arco gotico e colorate finestre in Pvc. Può essere montata in tre ore e smontata in meno di due. Gill ha presentato la sua opera vicino Londra nel maggio 2003 in occasione della mostra Uk’s National Christian Resources Exibition http://www.creonline.co.uk. dove il luogo di culto gonfiabile è stato benedetto da un ministro della Chiesa di Inghilterra, il reverendo Michael Elfred, il giorno 13 maggio 2003. Sono già in corso contatti con paesi come Belgio, Stati Uniti e Corea del Sud interessati all’acquisto (35.000 Euro). 911 sono i siti Internet che se ne sono occupati. Gill ha affermato di aver già ricevuto ordini per sinagoghe e moschee gonfiabili. Niente più lunghi cortei nuziali. Il luogo di culto viene gonfiato sul luogo del ricevimento. Aria nuova per il culto.

Quale religione usa il morso dell’amore?

 L’Induismo. Il kolacharna è il segno del morso che il marito indù lascia sul corpo della moglie, sia nei momenti passionali, sia quando è triste perché deve partire e lasciarla sola. Dopo la partenza del consorte, la donna si ricorderà romanticamente di lui guardando estasiata  il segno lasciato dai suoi denti.

Chi ha riprodotto il miracolo di Gesù di camminare sulle acque?

Il vangelo di Marco racconta di Gesù che attraversa camminando sull’acqua la sponda occidentale del lago di Galilea. Mc 6,48: <<Vedendoli però tutti affaticati nel remare, poiché avevano il vento contrario, già verso l’ultima parte della notte andò verso di loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli>>. Il lago di Galilea è profondo 43 metri e non ha punti di secca.

Andrè Kole – illusionista – ha camminato sulle acque del lago Saguaro in Arizona (USA); ma per fare questo sono state necessarie ore di preparazione e una strumentazione tecnologica avanzata. In realtà Kole, che è un credente convertito, usa l’illusionismo per smascherare gli imbroglioni e dimostrare che alcune cose si possono compiere o per dono di Dio o garzie alle illusioni create dalla tecnologia.

Quali apparizioni mariane sono state riconosciute come autentiche dalla Chiesa e perché?

ApparizioniNonRiconosciute  Apparizioni riconosciute
1503-1566 Nostradamus, Francia 100-1000 d.C. Alcuni mistici hanno ricevuto una o più rivelazioni private o apparizioni di Cristo, Angeli, e della Madonna. Tra loro Giacomo, Ippolito, Policarpo, Agostino, Crisostomo, Gregorio Magno, Lacanzio, Metodio, Cataldo, Remigio, Cesario di Arles, S. Giovanni Damasceno…
– 1600~ Maddalena della croce, Cordova, Spagna
– 1769-1821 Marie Lenormand, Francia
– 1846 La Salette, Francia, riconosciuta nel 1851 ma condannata dal Sant’ Uffizio Decr. 9 maggio 1923 ed inserita nell’ Index Librorum Prohibitorum (Pio XI)
– 1871-1916 Rasputin, Siberia
– 1861-1922 Felicie Kozlowska, suora francescana scomunicata da Pio X
– 1878 Luigia Piccareta, Corato (I) Condanna Decr. S. Off. 13-07-1938 (Index Librorum Prohibitorum)
– 1931 Ezquioga, Spagna
– 1931 Izurdiaga, Spagna
– 1933 Onkerzele, Belgio
– 1933 Etikhove, Belgio
– 1933 Herzele, Belgio
– 1933 Olsene, Belgio
– 1933 Berchem-Anvers, Belgio
– 1933 Tubize, Belgio
– 1933 Verviers, Belgio
– 1933 Wilrijk, Belgio
– 1936 Bouxiers-aux-Dames,  (F)
– 1936 Ham-sur-Sambre, Belgio
– 1937 Voltago, Italia
– 1938 Kerizinen, Francia
– 1943 Girkalnis, Lituania
– 1943 Athis-Mons, Francia
– 1944 Ghiaie di Bonate, Italia
– 1945 Ida Peerdeman, Amsterdam (NL), condannata dal Vescovo Huibers il 7.5.56, conferma Santa Sede Cardinal Pizzardo il 13.3.57 (prot. N. 511/53), 25.03.1974 Congregazione per la dottrina della fede conferma divieto di propaganda, 26.04.1986 Cardianal Ratzinger conferma validità notifica del 1974.
– 1946 Espis, Francia
– 1947 Pierina Gilli, Montichiari (I)
– 1947 Casanova Stafora (ragazza), Italia
– 1947 Rosa Mistica, Italia, condannata dal Vescovo Bruno Foresti di Brescia
– 1947 Forsweiler, Germania
– 1948 Gimigliano (ragazza), Italia
– 1948 Marina di Pisa, Italia
– 1948 Lipa (1 religioso), Filippine
– 1948 Montlucon (1 religioso), Francia
– 1948 Cluj, Romania
– 1949 Lublin, Polonia
– 1949 Zo-Se (1 religioso), Cina
– 1949 Heroldsbach (4 bambini), Germania
– 1950 Acquaviva Platani (ragazza), Italia
– 1951 Casalicontrada (1 uomo), Italia
– 1953 Cossirano (1 uomo), Italia
– 1953 Santo Saba (ragazzo), Italia
– 1953 Maria Valtorta, Caserta (I), condannata dalla Santa Sede nel 1949, 1960, 1985 e 1993 (16.12.59 Papa Giovanni XXIII conferma “libri proibiti”)
– 1954 Eisenberg (ragazza), Austria
– 1954 Marie-Paule Guigère, Quebec, 1971 forma l’armata di Maria, condannata nel 1987 dal Cardinal Louis-Albert Vachon, Arcivescovo di Quebec con conferma del Cardinal Ratzinger nel febbraio 1987. Agosto 2001 I vescovi canadesi: l’«Armée de Marie» non è cattolica.
– 1956 Urbania (diversi bambini), Italia
– 1961 Garabandal (4 ragazze), Spagna, condannata definitivamente dal Vescovo di Santander Jose Vilaplana 11.10.96
– 1961 Craveggia (1 donna), Italia
– 1961 Rosa Quattrini, San Damiano (I)
– 1962 Ladeira (1 donna), Portogallo
– 1964 San Vittorino, Italia
– 1966 Ventebbio (1 prete), Italia
– 1967 Bohan (2 uomini), Belgio
– 1968 Palmar de Troya (4 ragazzi), Spagna
– 1968 Carmela Carabelli, Italia
– 1970 Veronica Leuken, Bayside (USA), condannata dalla Congregazione per la Dottrina della Fede 14.6.66 e dal Vescovo di Brooklyn John Mugavero 4.11.86
– 1971 Marisa Rossi, Roma (I), seguita da Don Claudio Gatti incorso nella sospensione “latae sententiae” il 22.10.1998 dal Card. Camillo Ruini.
– 1972 Don Stefano Gobbi, Italia, condanna Arcivescovo Agostino Cacciavillan (USA) 12.1.95
– 1973 Mortzel, Belgio
– 1973 Dozulé (Magdalene Aumont) Francia, condannata dai Vescovi di Bayeux & Lisieux Jean Badré 24.6.83 e Pierre Pican 15.3.91
– 1974 Derval (1 uomo), Francia
– 1976 Cerdanyola, Spagna
– 1977 Le Fréchou (1 uomo), Francia
– 1980 Ampero Cuevas, El Escorial Spagna
– 1980 Ede Oballa (1 uomo), Nigeria
– 1981 Medjugorje (6 ragazzi), Bosnia-Erzegovina. Non riconosciuta dai Vescovi Pavao Zanic (1985) e Ratko Peric (1993, 1997)
– 1981 La Taludière (ragazzo), francia
– 1982 Nowra (1 uomo), Australia
– 1982 Canton (1 donna), USA
– 1983 Penablanca (ragazzo), Cile
– 1983 Olawa (1 uomo), Polonia
– 1984 Gargallo di Carpi (1 uomo), Italia
– 1985 Renato Baron, San Martino di Schio (Vicenza) Italia
– 1985 Oliveto Citra, Salerno (12 ragazzi) Italia
– 1985 Maureen Sweeney, Cleveland (USA)
– 1985 Julia Kim, Naju, Korea
– 1985 Vassula Ryden, Svizzera, “messaggi non divini” Congregazione per la Dottrina della Fede 06.10.95
– 1986 Nsimalen (6 ragazzi), Cameroon
– 1987 Mayfield, Irlanda
– 1987 Terra Blanca (3 ragazzi), Messico
– 1988 Christina Gallagher, Irlanda, “nessun intervento soprannaturale” Arcivescovo Michael Neary
– 1988 Lubbock (diverse persone), USA
– 1988 Scottsdale (diverse persone), USA
– 1988 Estella Ruiz, Phoenix (USA)
– 1989 Joseph Januszkiewicz, Marlboro, New Jersey
– 1990 Teresa Lopez e Veronica Garcia, Denver (USA), divieto di promozione Arcivescovo J. Francis Stafford 9.3.94
– 1992 Carol Ameche, Scottsdale, Arizona (USA)
– 1993 Matthew Kelly, New S. Wales, Australia
1170-1221: S. DOMENICO1265: S. SIMONE STOCK1302: S. GERTRUDE1360: S. CATERINA DA SIENA1373: S. BRIGIDA1531: NOSTRA SIGNORA DI GUDALUPE appare a Juan  Diego1558: S. TERESA D’AVILA1567: S. GIOVANNI DELLA CROCE1634: NOSTRA SIGNORA DELLA FORTUNA a QUITO, ECUADOR appare a Madre Maria Anna di Gesù Torres1690: S. MARGHERITA  ALACOQUE

1774-1824: ANNA CATERINA EMMERICH

1769-1837: B. ANNA MARIA TAIGI

1777: GIORGIO WASHINGTON

1830: LA MEDAGLIA MIRACOLOSA è rivelata a Caterina Laboure

1846: NOSTRA SIGNORA DI LA SALETTE appare in lacrime a due bambini: Melanie e Maximim

1858: NOSTRA SIGNORA DI  LOURDES appare a S. Bernadette Soubirous

1859: S. GIOVANNI VIANNEY

1862: S. GIOVANNI BOSCO

1873: MARIE-JULIE JAHENNY

1899: S. GEMMA GALGANI

1910: SUOR MARIA BENIGNA CONSOLATA FERRERO

1917: NOSTRA SIGNORA DI FATIMA

1918: S. PADRE PIO DA PIETRELCINA

1922: CHARLES VON HAPSBURG

1923: SUOR JOSEFA MENENDEZ

1932: BEAURAING, Belgio, la Madonna appare a cinque bambini

1932: TERESA NEUMANN

1938: B. SUOR MARIA FAUSTINA Kowalska

1940: SUOR ELENA AIELLO

1973: Ad AKITA, GIAPPONE, Suor Agnes Sasagawa Katsugo

1980: NOSTRA SIGNORA DEL NICARAGUA appare a Bernardo Martinez.

1982: NOSTRA SIGNORA DI SOUFANIEH appare a Mirna Nazzour

 

Dove sono sepolti gli Apostoli?

Le tradizioni sulla morte e sepoltura degli Apostoli sono moltissime. Permettono di ricostruire anche il percorso di evangelizzazione primitivo. Ecco le più importanti attribuzioni.

Pietro.                                                                                                            Il suo sepolcro si trova sotto la Basilica di San Pietro, nelle grotte vaticane (Città del Vaticano). La stessa basilica fu costruita (dal 1506) presso il luogo del suo martirio e della sua sepoltura sul colle vaticano. Prima di essa un’altra chiesa sullo stesso colle ne custodiva le spoglie. 
                                                Andrea                                                 Patrasso – GreciaAmalfi – ItaliaEdinburgo – ScoziaVarsavia – PoloniaSant’Apollinare – Italia 
                                                Bartolomeo                                                 Roma  – ItaliaBarletta – Italia
                                                Filippo                                                 ? 
                                                Giacomo di Alfeo                                                 Santiago de Compostela – Spagna
                                                Giacomo di Zebedèo                                                 Roma – Italia
                                                Giovanni                                                 Efeso – Turchia 
                                                Giuda l’Iscariota                                                 ?
                                                Matteo                                                 Salerno – Italia
                                                Pietro                                                 S. Pietro in Vaticano – Città del Vaticano
                                                Simone il Cananeo                                                 Gerusalemme – Israele
                                                Taddeo                                                 ?
                                                Tommaso                                                 Mylapore – India

Religioni, Misteri & Curiosità – Parte seconda


di Giorgio Nadali

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Chi è l’avvocato del Diavolo?

Se siete in odore di santità, significa che siete già in Paradiso e qualcuno sulla Terra si sta occupando del vostro caso per farvi ufficialmente beatificare. L’ultimo ostacolo è, a questo punto, l’”avvocato del diavolo”. Nonostante il termine poco rassicurante, si tratta di un mite monsignore che lavora a Roma, in Piazza Pio XII, negli uffici della Congregazione Vaticana per le Cause dei Santi. Il suo vero nome è “Promotore della Fede”. Una norma canonica stabilisce che devono passare almeno cinque anni prima dell’inizio del processo di canonizzazione. Il vescovo della diocesi in cui è morta o ha operato la persona di cui è richiesta la beatificazione inizia l’indagine con l’assenso della Santa Sede. Vengono nominati un Giudice, un Segretario, un Promotore della Fede (detto popolarmente “Avvocato del Diavolo”), un Postulatore Generale e un Notaio diocesano.

L’”avvocato del diavolo” ha un compito molto preciso: fare di tutto perché agli onori degli altari non ci arriviate. Troverà dei motivi per affossare la vostra causa. Ma se la vostra santità è stata autentica non potrà fare un gran che. La causa proseguirà e verrà convocata una riunione dei cardinali e dei vescovi appartenenti alla Congregazione, dove ciascuno esprimerà un giudizio. Con ogni probabilità una bella domenica il Papa vi dichiarerà beati.

A proposito, il detto “vita, morte e miracoli” deriva proprio dal processo per dichiarare santo (canonizzare) un fedele. Vengono infatti esaminate la vita, il momento della morte e almeno un miracolo avvenuto per sua intercessione sua.

Solo per i martiri il miracolo non viene più richiesto, per volontà di papa Paolo VI.

Quali Paesi hanno un simbolo cristiano sulla bandiera nazionale?

Tutti i seguenti 25 Stati hanno il simbolo cristiano della croce sulla loro bandiera nazionale

Australia, Città del Vaticano, Danimarca (col primato della bandiera nazionale usata da più tempo, 1625), Dominica, Figi, Finlandia, Georgia, Grecia, Isola Anguilla, Isola Bouvet, Isole Cocos, Isole Cook, Isola Falkland, Isole Faroe, Islanda, Malta, Norvegia, Nuova Zelanda, Regno Unito, Repubblica Dominicana, Slovacchia, Svezia, Svizzera, Tonga, Tuvalu

Inoltre Andorra ha sulla sua bandiera uno stemma con la tiara del vescovo e il bastone pastorale.

Chi sono i Dervisci rotanti?

Col termine derviscio (in persiano e arabo darwīsh, lett. “povero”, la cui etimologia resta sostanzialmente sconosciuta) si indicano i discepoli di alcune confraternite islamiche (turuq) che, per il loro difficile cammino di ascesi e di salvazione, sono chiamati a distaccarsi nell’animo dalle passioni mondane e, di conseguenza, dai beni e dalle lusinghe del mondo. Si tratta di un termine afferente a molte generiche confraternite islamiche sufi, anche se tendenzialmente ci si riferisce alla arīqa della Mawlawiyya/Mevleviyè. I dervisci sono asceti che vivono in mistica povertà, simili ai frati mendicanti cristiani.

L’Ordine dei Mevlevi, in Turchia, pratica la celebre danza turbinante come metodo per raggiungere l’estasi mistica (jadhb, fanāʾ). Le danze sacre sono la più antica forma di trasmissione dei “misteri” che sia pervenuta all’uomo dall’antichità, e coloro che sono ammessi a un tale esercizio passano attraverso un insegnamento speciale che prevede una lunga preparazione.

Oltre alla danza roteante esistono altri tipi di danze, tutte caratterizzate dalla grande attenzione particolari apparentemente insignificanti. Nel loro apprendistato i futuri Dervisci vengono addestrati dai sapienti monaci con tecniche molto raffinate; una di queste prevede l’utilizzo di un marchingegno molto curioso, in tutto e per tutto simile ad un albero: dalla sua base, generalmente in legno, si dipartono due o più rami dai quali a loro volta se ne dipartono altri ancora, e così via per un numero preciso di volte; ogni segmento è collegato all’altro tramite delle sfere, in genere d’avorio, risultando così un meccanismo affine a quello delle articolazioni scheletriche, capace di assumere numerose combinazioni di posizioni. Coll’ausilio di questo speciale strumento i monaci mostrano le posizioni che i discepoli dovranno imitare e sostenere per svariate ore, completamente immobili, con l’obiettivo di imparare a “sentirle” dentro se stessi.

Quale religione utilizza amuleti fallici?

Il buddhismo thailandese. Il nome thailandese palad khik significa “onorabile pene surrogato”. Sono amuleti fallici di varie dimensioni, indossati sotto i vestiti e legati con una cordicella, da ragazzi e uomini, lontano dal reale membro maschile, nella speranza che l’amuleto attragga e assorba qualsiasi offesa magica diretta verso gli organi genitali. E’ molto diffuso per gli uomini indossare contemporaneamente diversi palad khik, ognuno con un compito diverso. Ad esempio, uno per aumentare la fortuna al gioco, uno per attrarre le donne, un terzo per ottenere l’invulnerabilità da pallottole e coltelli.

Si dice che l’amuleto palad khik abbia avuto origine nel Shivalingam indù e sia stato importato in Thailandia da monaci cambogiani nell’ottavo secolo d.C. Antichi modelli di palad khik hanno impresse delle invocazioni e preghiere a Shiva, le più recenti combinano queste ad invocazioni con altre preghiere e invocazioni a Buddha, quelli moderni, infine, hanno solo iscrizioni buddhiste, scritte in una vecchia forma, illeggibile ai moderni thailandesi, la lingua Pali del buddhismo theravada. I palad khik sono scolpiti in legno, osso, o corno e sono prodotti da monaci specializzati in questa manifattura.

Quale religione usa il rito delle tre capre per il bambino?

L’Islam. L’aqiqah è la cerimonia per dare un nome al nuovo nato, a sette giorni dalla sua venuta alla luce. Viene usato il Corano per scoprire un nome adatto. Se è maschio verrà sempre aggiunto il prefisso Abd (servo), o Ghulam (schiavo) o ancora Baks (“dato da”). Subito dopo due capre, se è maschio o una sola, se è femmina, verranno sacrificate nel rituale detto Ukika. Non è finita. I capelli del bimbo (o della bimba) vengono rasati, legati in un panno e gettati in un fiume. La carne delle capre viene cotta e distribuita tra i familiari e gli amici. Per quattro anni il bambino è a posto. Al raggiungimento del quarto anno, con la cerimonia Bismillah (“prendere il nome di Dio”) dovrà ripetere insieme all’officiante (maulvi) il primo capitolo (Sura) del Corano, vestito con un abito floreale chiamato sehra. La circoncisione ha luogo a sei anni di età, dopo essere stato anestetizzato con un oppiaceo chiamato bhang. Non ci sono però riferimenti a questa pratica nel Corano.

Cos’è la cerimonia della schiena?

Nel buddhismo thailandese la cerimonia inizia col sermone di un monaco nel padiglione del tempio dedicato a questo scopo, chiamato sala. Al termine del sermone i fedeli che provano dolori alla schiena si stendono proni per terra e attendono che il monaco cammini sopra di loro, mentre li asperge con acqua sacra. Al termine del rito il monaco viene ringraziato con una piccola offerta e col saluto tradizionale del wai

Cos’è lo sterco che esorcizza?

Nell’Induismo lo gokarisam è lo sterco che esorcizza. Si tratta di sterco di mucca essicato. Il gokarisam fa parte dei cinque elementi (pancagavya) della mucca (go) notoriamente venerata come animale sacro nell’Induismo. La gokarisam viene posta sul capo dei bambini posseduti da spiriti malvagi e quindi da esorcizzare. Questo perché nella mitologia indù è narrato che quando la demone Putana tentò di avvelenare il giovane Krishna, Yasoda agitò una coda di vacca sopra di lui, mentre Nanda pose dello sterco di mucca essicato in polvere, sul suo capo.

 Quale religione fa una pallina di defunto cremato?

L’induismo. Makti è la pallina del defunto cremato. E’ una pallina composta dalle ceneri di un defunto cremato… Prima della cremazione il morto riceve alcune gocce di ganga jan (acqua del Gange). Poi, le sue ceneri vengono impastate col latte per essere purificate. Al composto viene dato la forma di una pallina (la makti), che viene infine immersa nell’acqua. Questo rito si chiama Asthi Bisorjan ed è praticato nel Bengala.

Per quale religione i topi sono diabolici?

Per l’Islam.  Tempi duri per topi e ratti nei paesi islamici. Vengono considerati strumenti di Satana. Fuwaysiqah è ciò che provoca il male fasaqa. Insieme con altri quattro animali, corvi, aquile, scorpioni e cani folli, i topi e i ratti possono essere uccisi in ogni momento senza pietà. I fa’rah (topi) sono colpevoli di aver danneggiato la casa del Profeta [Maometto] e sono un mezzo di diffusione di malattie e corruzione dei cibi.

Un hadith (detto del Profeta) narra di come un topo trascinò lo stoppino della lampada di fronte al Messaggero di Allah [Maometto], sul tappeto sul quale egli sedeva, provocando un buco della dimensione di un dinaro. Egli disse: “Quando vi coricate, spegnete le vostre lampade, perché Shaytaan [Satana] dirà a creature come queste di fare qualcosa di simile per bruciarvi”. (Abu Dawood 5427).

Per quale religione gli strumenti musicali e la corrente elettrica sono diabolici?

Per gli Amish. La corrente elettrica è rifiutata perché nella Lettera di San Paolo ai Romani (12,2) è scritto: “Non conformatevi alla mentalità di questo mondo”. Nel 1919 i capi delle comunità Amish diedero l’assenso al collegamento con la rete elettrica, ma la decisione fu annullata perché la corrente avrebbe portato a molte tentazioni, al deterioramento della chiesa e della vita familiare. Gli strumenti musicali sono proibiti perché sono contrari allo spirito di umiltà (glassenheit) e accendono emozioni. Sono pacifisti. Non giudicano gli altri. I Mennoniti sono circa un milione, in sessanta Paesi del mondo.

Quale religione usa le mutande sacre da insossare sempre?

I mormoni. I mormoni hanno le mutande sacre.  Durante il “rituale della dote” (endowment ritual) presso un tempio mormone, uomini e donne ricevono dei mutandoni (sacri) del tipo costumi da bagno dell’Ottocento, che li proteggeranno dai mali fisici e spirituali e li renderanno “degni”. Proteggono anche da Satana. Andranno sempre indossati. Sono lunghi, con maniche corte, bianchi, col ricamo di un antico simbolo massonico: la squadra del carpentiere. La Chiesa istrusice i suoi membri a indossare le mutande sacre giorno e notte. Non vanno rimosse per attività che ragionevolmente possano essere svolte con le mutande sacre idossate. In alcuni casi possono essere tolte, ma insossate subito dopo l’attività – ad esempio il nuoto. Non bisogna metterle in modo che si possano indossare sopra indumenti immodesti lasciando scoperte le spalle e i fianchi. Ai membri della Chiesa viene anche raccomandato di mantenere pulite le mutande sacre e di non esporle a chi non ne capirebbe il significato. Prima di disfarsi di un vecchi paio di mutande sacre bisogna rimuovere i segni sacri sopra di esse. Dopo aver fatto questo non sono più sacre. Lo scopo delle mutande sacre è di ricordare costantemente le riunioni nel tempio, proteggere contro il male e le tentazioni e da ultimo, servono da espressione esteriore di un impegno interiore di seguire Gesù Cristo. I Mormoni usavano un tempo per la preghiera di dotazione (vedi sotto) le parole in lingua adamitica “Pay Lay Ale” (probabilmente drivanti dall’ebraico “pe le-El” cioè “bocca a Dio”) ora rimpiazzate dalla traduzione in lingua locale. I mormoni sono 13 milioni nel mondo in 150 Paesi. 18.400 in Italia. Sede principale è l’enorme tempio di Salt Lake City, Utah  (USA). La Chiesa è stata fondata da Joseph Smith il 6 aprile 1830 nello stato di New York (USA). 

Copyright:  Giorgio Nadali

Immagine di copertina: Collezione oggetti sacri di www.giorgionadali.it/Collezione.html

Per approfondire:

Giorgio Nadali – Strano , ma Sacro. Enciclopedia delle curiosità religiose. Volume 1.  – Milano, Lampi di Stampa, 2003

Giorgio Nadali – I monaci sugli alberi. E centinaia di altre curiosità su Dio, la Bibbia, il Vaticano. – Cinisello Balsamo, Edizioni San Paolo , 2010

Giorgio Nadali

www.giorgionadali.it

Religioni, Misteri & Curiosità – Parte prima


di Giorgio Nadali

www.giorgionadali.it

Chi è il Papa rosso?

 E’ entrato in conclave, ma non ne è uscito papa. Ma è ugualmente il “papa rosso”. Così infatti viene chiamato il Prefetto per la Congregazione per la Evangelizzazione dei Popoli. Il rosso è il sangue dei missionari che danno la vita per annunciare e testimoniare il Vangelo in terre lontane. Dal 11 maggio 2011 il “papa rosso” è il cardinale Fernando Filoni.

 Chi sono gli Amish?

 Gli Amish sono comunità di fedeli cristiani protestanti, nate dallo scisma interno alla Chiesa Mennonita (movimento anabattista protestante fondato nel 1525 dall’olandese Menno Simonsz). Sono pacifisti. Non giudicano gli altri. Dicono no a magistratura, giuramanti e servizio militare.  I Mennoniti sono circa un milione, in sessanta Paesi del mondo. Parlano tre lingue. Il Pennsylvania Dutch (dialetto tedesco palatino), l’inglese e il tedesco (per la liturgia). Sono presenti in particolare nello stato della Pennsylvania (Lancaster County) e in altri 22 stati degli Usa e nello stato canadese dell’Ontario. Nacquero in Svizzera, fondati da Jacob Amman nel 1693. E a quell’epoca volutamente rimangono ancora oggi. Si caratterizzano infatti per il rifiuto totale degli agi della società moderna. Osservano letteralmente (senza mediazione storica, caratteristica tipica dei fondamentalismi religiosi) la Bibbia e hanno un insieme di regole non scritte chiamate ordnung. Ad esempio, la corrente elettrica è rifiutata perché nella Lettera di San Paolo ai Romani (12,2) è scritto: “Non conformatevi alla mentalità di questo mondo”. Nel 1919 i capi delle comunità Amish diedero l’assenso al collegamento con la rete elettrica, ma la decisione fu annullata perché la corrente avrebbe portato a molte tentazioni, al deterioramento della chiesa e della vita familiare. Le donne sposate non tagliano mai i capelli, non portano gioielli e coprono i capelli con un velo bianco da preghiera. Gli uomini sposati hanno lunghe barbe senza baffi (associati alla vita militare e quindi proibiti), vestono con colori scuri e portano un cappello a larghe falde. Le spose vestono di blu e lo stesso abito viene indossato il giorno della sepoltura. Gli uomini si dedicano alla vita agricola e i campi vengono arati con aratri trainati da cavalli (i mezzi meccanici e quelli forniti di pneumatici sono proibiti). Non si oppongono alla moderna medicina, trasfusioni comprese. Utilizzano il gas. Gli Amish vivono in comunità di circa 75 fedeli ciascuna, con un vescovo, due predicatori e un anziano. Non hanno chiese (si radunano in casa). Credono nella Trinità. Gli adulti vengono battezzati a vent’anni. Gli Amish della Mifflin County (Pennsylvania) guidano cocchi trainati da cavalli. E’ possibile visitare le comunità, ma con discrezione. Le fotografie sono vietate (da Es 20,4).

 Perché gli ebrei mettono sassi e non fiori sulle tombe?

 Perché ricordano le sepolture  affrettate nel deserto al tempo dell’Esodo dall’Egitto (1200 a.C.). Inoltre nella simbologia ebraica, la roccia simboleggia Dio. Il popolo di Israele nell’antichità trascorreva molto tempo nelle zone aride del deserto. Abramo, Isacco, Giacobbe e Lot erano pastori nomadi. Per ritrovare i luoghi dove erano sepolti i loro defunti erigevano delle piccole montagnole di pietre.

 Come si entra nella Guardia Svizzera?

Per servire nella Guardia Svizzera Pontificale, bisogna rispondereai seguenti criteri:
X  Cittadino svizzero
X  Fede cattolico-romana
X  Reputazione irreprensibile
X  Aver assolto la scuola reclute in Svizzera
X  Età tra i 19 e i 30 anni
X  Altezza almeno 174 cm
X  Celibe
X  In possesso di un certificato di capacità professionale o di una maturità di scuola medio-superiore
X  Disposto a guadagnare 1000 Franchi svizzeri al mese (660 Euro)
X  Disposto ad un minimo di due anni di servizio, con severa disciplina e vita        privata praticamente assente.

  Ogni anno, il 6 maggio le reclute giurano fedeltà fino allo spargimento di sangue durante una cerimonia solenne nel cortile di San Damaso. Alabarde, spade ma anche fucili automatici costituiscono l’armeria della Guardia. 100 sono le reclute. Praticano lo judo. Si addestrano regolarmente nelle armi da tiro e nei gas lacrimogeni in un poligono romano. Dietro le divise pittoresche si celano le armi moderne.

 Cos’è la collina delle croci?

 A dodici chilometri da Siauliai, in Lituania, sorge la più alta concentrazione di croci esistente al mondo, con oltre duemila esemplari, piantate su di una collinetta. Le prime risalgono al 1831 e furono poste per commemorare i lituani perseguitati ed esiliati dal regime degli zar russi. Le croci furono abbattute sistematicamente dall’Unione Sovietica e poi reinstallate dai fedeli. Il luogo divenne poi il simbolo della lotta per l’indipendenza, in seguito conquistata nel 1991.

Vi si trovano croci, ex voto e immagini sacre cristiane di tutte le fogge e dimensioni. Molte croci furono erette sulla collina dopo la rivolta dei contadini del 1861-1863. Nel 1895 c’erano almeno 150 grosse croci, nel 1914 erano 200 e nel 1940 c’erano 400 grandi croci circondate da migliaia di croci più piccole. Le croci sono di legno e di metallo e alcune hanno appesi dei rosari. Nelle giornate ventose la brezza produce una musica particolare soffiando attraverso di esse.

 Cos’è la Domenica del Formaggio nell’Ortodossia?

 Nella Chiesa greco ortodossa è chiamata “Domenica del formaggio” quella che precede l’inizio della quaresima. La consumazione di uova e formaggio è proibita da questo giorno (chiamato anche “Domenica del Perdono”) sino alla Domenica di Pasqua. La prima settimana del carnevale (apokreo) si chiama  kreatini, cioè “Settimana della carne”, la seconda è proprio la tyrini, cioè la “Settimana del formaggio”.

 Qual è il culto che ripudia la famiglia d’origine e si ciba di rifiuti?

 Brethren è un culto anabattista di matrice cristiana. Come diversi altri, interpreta in maniera deformata o letterale l’insegnamento di Gesù Cristo (e rifiuta il dogma di Dio Uno e Trino). I Brethren nascono nel lontano 1708 in Germania ad opera di Alexander Mack, separandosi dalla Chiesa Mennonita (la stessa dalla quale provengono gli Amish). Il culto moderno è stato rifondato da un ex sergente dei Marines statunitensi: Jimmy T. Roberts, nel 1971. Dai passi di Vangelo Mt 10,34-37  Mt 12,46-50  Lc 9,59-62   Lc 14,26 e Lc 21,16-17 traggono ispirazione per ripudiare la famiglia di origine e gli amici. Le famiglie dei seguaci della setta non hanno più avuto loro notizie dal giorno dell’adesione al movimento. Esiste negli Stati Uniti anche un’associazione dei familiari degli aderenti ai Brethren per rintracciare i propri cari. Gli uomini fanno crescere la barba e portano capelli corti. Le donne non hanno alcuna autorità. Si cibano di scarti di ristoranti e di alimenti scaduti e quindi non più commercializzabili. Vivono tutti in castità assoluta, nel celibato. Una sola coppia sposata è ammessa in ogni comunità. Sono nonviolenti e rinunciano a difendersi da qualsiasi aggressione, anche violenta, e questo li rende particolarmente vulnerabili ad atti criminosi. Vengono chiamati in maniera dispregiativa “Mangiatori di rifiuti”. Sono circa centocinquantamila e vivono negli Stati Uniti.

 CHIESE STRANE

 Esistono chiese per gay?

 Sì. Le Churches for homosexuals, Universal Fellowship of Metropolitan Community Churches (MCC) – fondate nel 1968 a Los Angeles dal pastore battista Troy Perry – hanno trentacinquemila membri in 230 congregazioni. L’80% sono gay. Sostengono che gli omosessuali sono stati lavati dal loro peccato da Gesù. Molte Chiese nel mondo – pur non essendo solo per gay – accolgono gli omosessuali, di cui 16 in Italia, tutte luterane, metodiste o veterocattoliche (tra cui la Chiesa Evangelica Metodista di Roma e la Parrocchia veterocattolica “Gesù di Nazareth” di Milano, presso la Casa del Giovane Lavoratore del Centro Don Orione) e 107 in Gran Bretagna.

Un elenco completo online è presente all’indirizzo: http://www.gaychurch.org/Find_a_Church/find_a_church.htm

Le denominazioni cristiane che accolgono i gay sono:

United Church of Canada, Affirming Pentecostal International, Evangelical Anglican Church In America, Reformed Anglican Catholic Church, American Catholic Church, American Catholic Church of New England, Catholic Apostolic Church in North America, Old Catholic Church, Orthodox-Catholic Church of America, Episcopal Church, Independent Greek Orthodox Church of the United States, International Christian Community Churches, The Brethren/Mennonite Council for Lesbian and Gay Concerns, Global Alliance of Apostolic Pentecostals, The Covenant Network of Presbyterians, United Church of Christ, Lakewood Church, Fellowship of Reconciling Pentecostals International,

 Qual è la chiesa con i candelieri fatti di proiettili?

 La chiesa si trova nella fortezza Kalemegdan di Belgrado (Serbia). Molto particolari i candelieri fatti interamente di bossoli di grandi proiettili, spade e parti di cannone. L’area della chiesa fu usata dai turchi come polveriera. I candelieri sono stati fatti dai soldati serbi mentre combattevano nella II guerra mondiale

 Dove si trova la chiesa bucata?

 L’unica chiesa al mondo col tetto bucato è Santa Maria ad Martyres, a Roma. Meglio noto come il Pantheon. Nel VI secolo questo monumento romano a pianta circolare fu infatti convertito a chiesa. L’oculo (largo 8,92 m.) nel soffitto produce un “effetto camino”: quando piove, la corrente d’aria ascensionale porta alla frantumazione delle gocce d’acqua, così all’interno sembra che non piova e, inoltre, per evitare pozze d’acqua all’interno, sono stati fatti dei fori sia centrali che laterali per lo scolo dell’acqua. Una tradizione popolare romana e abruzzese vuole che il fossato che cinge la rotonda sia stato scavato da un diavolo che attendeva il pegno di Pietro Bailardo per i suoi servigi. Il mago però era nella chiesa per chiedere perdono e, pentito, scatenò l’ira del diavolo che allora tra fiamme e fuoco si inabissò. Nel 1625 Papa Urbano VIII asportò il rivestimento bronzeo delle travi del portico per farne ottanta cannoni per Castel S.Angelo. Nel 1870 il tempio diventa sacrario dei Re d’Italia. Qui sono sepolti Vittorio Emanuele II, Umberto I e Margherita di Savoia.

 Cosa sono le chiese dei serpenti e  degli scorpioni?

 Gesù disse: <<Prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno>>. (Mc 16,18) E ancora: <<Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico, nulla vi potrà danneggiare>> (Lc 10,19). Ma loro lo hanno inteso alla lettera. Hanno incominciato a prendere in mano serpenti (velenosi). A brindare con cocktail di micidiali veleni. Ordinano costose casse di scorpioni per camminarci sopra in casa. Quelli che poi sopravvivono tentano anche di imporre le mani ai terrorizzati malati che incontrano. ‘Loro’ sono gli Snake Handlers. Gruppo del pentecostalismo fondamentalista cristiano. Dove vivono? Negli USA naturalmente! La Church of God with Signs Following fu fondata a Cleveland, Tennessee (USA) da George Went Hensley, morto a settantacinque anni in Florida, nel 1955. Ovviamente ad ucciderlo fu il morso di un serpente. Nel 1971 i pastori Buford Peck e Jimmie Ray Williams morirono per aver assunto della stricnina durante un servizio religioso. Nel 1975 la Corte Suprema del Tennessee dovette emanare un divieto di assumere veleno e maneggiare serpenti durante le riunioni religiose. Ma i fedeli continuarono privatamente, convinti di manifestare un dono dello Spirito Santo.

 Qual è a chiesa più colorata del mondo?

 Si trova sulla Piazza Rossa a Mosca, Russia. E’ la cattedrale ortodossa di San Basilio. Chiamata anche L’Intercessione, o cattedrale Pokrovsky. Fu commissionata da Ivan il Terribile e costruita tra il 1555 e il 1561 per commemorare la conquista del Regno del Chan di Kazan. Nel 1588 lo zar Fëdor Ivanovich aggiunse una cappella sul lato est al di sopra del sepolcro di San Basilio (1468-1557. Yurodivy Vassily Blazheny), un santo ortodosso russo dal quale la cattedrale trasse il suo nome popolare. Basilio è considerato uno dei più importanti Stolti in Cristo, figura che, già presente nell’esperienza bizantina, era venuta a consolidarsi in Russia, andando ad indicare coloro che, simulando la pazzia, vivendo della carità e disprezzando il proprio corpo erano convinti di partecipare più attivamente alla passione di Gesù. Queste persone, camminando scalze e ponendo in essere comportamenti stravaganti erano tuttavia dotati di un carisma che attirava l’affetto e la devozione della gente. La Cattedrale di San Basilio è posta ad un’estremità della Piazza Rossa, proprio di fronte alla Torre Spasskaya del Cremlino. Non particolarmente grande, la chiesa consiste di sole nove cappelle. Le torri colorate sono nove. Dopo l’incendio del 1583 le cupole a forma di elmo furono sostituite con quelle a forma di cipolla, con scanalature e sfaccettature. Dal 1670 sono muti colore, prima la cattedrale era bianca con cupole d’oro. 

Cose strane, ma sacre…

oggetto o Elemento                                          Venerato Da: 
Albero (Ficus Religiosa – “Bodhi”) Buddhismo
Amuleto fallico Buddhismo Thailandese, Induismo
Bagno Induismo, Zoroastrismo
Bambina (“Kumari”) Induismo nepalese
Burro (“Ghi”) Induismo
 oggetto o Elemento    Capelli  Venerato Da:Buddhismo (Kyaik-hti-yoe).Golden Rock Pagoda – Birmania)
Cavallo Cherokee
Erba (Phyllanthus emblica) Buddhismo Tibetano
Extraterrestri (“Elohim”) Raeliani
Filo Parsi
Fiore (Gardenia farfalla- Taberneamontana Divaricata) Induismo
Fiore (Loto) Buddhismo
Fumo Wicca, Nativi Americani
Fuoco Zoroastrismo
Gatto Buddhismo Birmano
Latte Induismo
Mucca Induismo
Noce di cocco Induismo
Pene (“Linga”) Shivaismo
Pettine Sikh
Pianta Parsi
Piede Cristianesimo Ortodosso(monastero di Pochayiv – Ucraina)
Pipa Dakota
Pugnale (“Kirpan”) Sikh
Sabbia Vodou
Scopa (“besom”) Wicca
Serpente Hopi, Indusimo Punjab
Sesso Tantrismo, Raeliani
Specchio Shintoismo
Sterco Verashivaismo
Tamburo Jinuo (Festival Temaoke)
Uccello (Garuda) Induismo
Uovo Cristianesimo Ortodosso e Vendramismo
Vulcano Maori
Vulva (“Yoni”) Tantrismo

 Nelle prossime parti…

E’ possibile il matrimonio tra musulmani e cristiani?

Qual è la differenza tra laicità e laicismo?

L’essere umano ha lo stesso valore in tutte le Religioni?

Quale differenza c’è tra evoluzionismo, concordismo e creazionismo?

Chi è e come agisce il vero “Avvocato del Diavolo”?

Quante bandiere hanno la croce cristiana?

In quali Paesi viene perseguitato il Cristianesimo?

Esistono terroristi fondamentalisti cristiani?

Quali sono i luoghi macabri più strani al mondo?

Chi sono i dervìsci e come raggiungono l’estasi danzando?

Che differenza c’è tra desideri, capricci e diritti?

Perché molti giovani hanno smarrito il senso di colpa?

Sono esistiti veramente Adamo e Eva?

Esiste un nesso scientifico tra salute e fede religiosa?

Quale religione usa gli amuleti fallici?

In quale religione il pettine è sacro?

In quale religione esistono ciotole fatte con teschi?

Perché la setta di Scientology usa la macchina della verità?

Che rituale è lo Pidyon Ha Ben. Il bambino sul vassoio?

Cos’è lo Ukika. Il rito delle due capre per un bambino?

Cos’è il Kumbh Mela?

Cos’è la cerimonia della schiena?

Quale religione tatua una svastica sui bambini?

Cos’è il pozzo delle anime?

Cos’è Il rito del naso dello sposo?

Quali strumenti sacri producono suoni mistici?

Cosa sono i mandala?

Cos’è la scala santa?

Cos’è la biblioteca delle reliquie?

Quali sono le reliquie più strane?

Cos’è il ponte di Adamo?

Perché i topi sono diabolici per l’Islam?

Per quale religione la corrente elettrica è diabolica?

Cos’è la pietra levitata?

Cosa sono le rocce sposate?

Dove si trova la scalinata per il paradiso?

Dove si trova la chiesa sopra un albero?

Dove si trova il tempio più avveniristico del mondo?

Qual è  la più grande struttura religiosa del mondo presente anche su di una bandiera nazionale?

Cos’è il monolite sacro di Uluru?

Qual è il culto più permissivo riguardo alla sessualità e quale invece quello più restrittivo?

Quali sono i comandamenti ebraici più… “particolari” tra i 613 della legge ebraica?

Secondo quale religione la maggioranza dei dannati all’inferno sono donne?

Com’è possibile che ci sia un vero drago nella sacrestia della Basilica di S. Giulio sull’isola omonima?

Quale papa ha come stemma un drago?

Come è possibile l’immagine di S. Giorgio che uccide un drago?

Quale religione usa lo sterco per esorcizzare?

Dov’è il tempio dei serpenti?

Chi usa il pettine sacro?

Dov’è il tempio delle donne?

Dov’è il santuario della volpe?

Cos’è il tunnel di 4 chilometri di “Torii”? 

 

Dove è custodita l’Arca della Alleanza?

Che cos’è il gene di Dio?

Cos’è un golem ebraico?

Dove sono sepolti i 12 Apostoli di Gesù Cristo?

Esistono vari tipi di Angeli?

Perché e come avviene la possessione diabolica?

Con avverrà la nostra risurrezione, secondo la fede cristiana?

Che cosa è il rito della zombificazione?

Quali sono le ultime scoperte sulla Sacra Sindone?

Come fanno i monaci tibetani a cantare con più voci da un’unica persona? (Fonazione ventricolare)

Come fa la Chiesa a distinguere un malato di mente da un posseduto dal diavolo?

Come è possibile che gli antichissimi testi sacri induisti menzionino le macchine volanti?

Chi e come ha riprodotto recentemente il miracolo di camminare sulle acque?

E’ facile o difficile dannarsi l’anima all’inferno?

Che cosa è l’aura mistica?

Cosa sono le esperienze di premorte?

Esistono i fantasmi?

Cos’è la superstizione?

Cos’è la locutio cordis?

Come sono state possibili le profezie bibliche e quali si sono in effetti avverate?

Da dove arrivò la manna per l’esodo degli israeliti nel deserto?

Che cos’è la ghematrìa?

Quali apparizioni mariane sono state riconosciute come autentiche dalla Chiesa e perché?

 Giorgio Nadali

www.giorgionadali.it

Giorgio Nadali – Strano , ma Sacro. Enciclopedia delle curiosità religiose. Volume 1.  – Milano, Lampi di Stampa, 2003

Giorgio Nadali – I monaci sugli alberi. E centinaia di altre curiosità su Dio, la Bibbia, il Vaticano. – Cinisello Balsamo, Edizioni San Paolo , 2010

E’ stata la religione che ha permesso all’umanità di progredire in tutti i campi. Firmato Albert Einstein


di Giorgio Nadali

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L8

” Senza la religione
l’umanità si troverebbe oggi ancora allo stato di barbarie… E’ stata la
religione che ha permesso all’umanità di progredire in tutti i campi “.
(Albert Einstein – 1879-1955)

   Dante Alighieri concludeva la sua Divina Commedia scrivendo dell’amor che muove il sole e le altre stelle… E tra le stelle c’è
decisamente molta fede cattolica…

Sulla luna c’è l’unico libro
presente fuori dal Pianeta Terra. Manco a dirlo, una Bibbia. Una copia in inglese della King James Version è stata posta  il 7 agosto 1971 dall’astronauta David Scott,
comandante dell’Apollo 15, accanto alla bandiera americana.

Circa trentacinque crateri
dalla luna hanno preso nome da scienziati e matematici gesuiti. Tra questi il
cratere dedicato a Padre  Giovanni Battista
Riccioli (ampio 139 km) , il cratere di Padre Georges Lemaitre, autore della
teoria del Big Bang (91 km),  il cratere
più grande, dedicato a Padre Cristoforo Clavio (225 km) e il cratere di 172 km
dedicato a Padre Francesco Maria Grimaldi, la cui fama è legata alla scoperta
della diffrazione della luce.

Ecco l’elenco completo:

Gesuiti sulla Luna

Nome, Cognome/Nazionalità Anno nascita /Città Cratere dedicato/dimens.
Giuseppe Maria Asclepi (Italiano) 1706 Roma Asclepi / 42 km
Mario Bettini (Italiano) 1582  Bologna Bettinus / 71 km
Jacques de Billy (Francese) 1602 Compiegne Billy / 45 km
Giuseppe Biancani (Italiano) 1566  Bologna Blancanus / 117 km
Roger J Boscovich (Croato) 1711 Ragusa di Dalmazia Boscovich / 46 km
Niccolò Cabeo (Italiano) 1586 Ferrara Cabeus / 98 km
Christopher Clavius (Tedesco) 1538 Bamberg Clavius / 225 km
Jean-Baptiste Cysat (Svizzera) 1588 Lucerna Cysatus / 48 km
Francois de Vico (Francese) 1805  Macerata De Vico / 20 km
Albert Curtz (Tedesco) 1600 Curtius / 95 km
Gyula Fenyi (Ungherese) 1845 Fenyi / 38 km
Francesco Grimaldi (Italiano) 1613 Bologna Grimaldi / 172 km
Franz de Paula Triesnecker (Austriaco) 1745 Triesnecker / 26 km
Chris. Grienberger (Svizzero) 1564 Tyrol Gruenberger / 93 km
Johann Hagen (Austriaco) 1847 Bregenz Hagen / 55 km
Maximilian Hell (Ungherese) 1720 Schemnitz Hell / 33 km
Athanasius Kircher (Tedesco) 1602  Geisa Kircher / 72 km
Francis X Kugler (Tedesco) 1862  Konigsburg Kugler / 65 km
Georges
Lemaître (Francese)
1894 Charleroi Lemaître
/ 91 km
Charles Malapert (Francese) 1580  Mons Malapert / 69 km
Christian Mayer (Tedesco) 1719 Neumayer / 76 km
Paul McNally (Americano) 1890 McNally / 47 km
Theodore Moretus (Belga) 1601 Antwerp Moretus / 111 km
Denis Petau (Francese) 1583 Orleans Petavius / 188 km
Giovanni Battista. Riccioli (Italiano) 1598 Ferrara Riccioli / 139 km
Matteo Ricci (Italiano) 1552 Macerata Riccius / 71 km
Christophe Scheiner (Tedesco) 1575 Wald Scheiner / 110 km
George Schomberger (Tedesco) 1597 Innsbruck Schomberger / 97 km
Angelo Secchi (Italiano) 1818 Reggio Secchi / 22 km
Gerolamo Sersale (Italiano) 1584 Sirsalis / 42 km
Andre Tacquet (Belga) 1612 Anversa Tacquet / 7 km
Adam Tanner (Austriaco) 1572 Innsbruck Tannerus / 28 km
Nicolas Zucchi (Italiano) 1586 Parma Zucchius / 64 km
Jean-Baptiste Zupi (Italiano) 1590 Catanzaro Zupus / 38 km
Johan Stein (Olandese) 1871 Grave Stein / 33 km
Georges Furner (Francese) 1643 Furnerius
/ 135 km

Scoperte e  invenzioni di scienziati appartenenti al clero cattolico

José de Acosta,
S.J. – (1539 – 1600) Pioniere delle scienze geofisiche

François De Aguilon,
S.J. – (1546 – 1617)  Scopritore della
visione binoculare e dell’oròptero (termine ottico).

Giuseppe Asclepi-, S.J. – (1706–1776)  Astronomo.
Determinazione della parallasse solare. Ha un cratere lunare ampio 43 km
dedicato a lui

Giuseppe Bayma- S.J. (1816 – 1892) Stereochimica.

Giuseppe Biancani S.J. (1566 – 1624) Astronomo. Fonda la cosmografia.
Ha il cratere lunare Blancanus a lui dedicato

Michel Benoist- S.J. (1715- 1774) Missionario in Cina e
scienziato. Orologio ad acqua

Mario Bettinus S.J.  (1584 –
1657) Matematico e astronomo. Opera Apiaria Universae Philosophiae
Mathematicae
su curiosità matematiche

Jacques de Billy- S.J. (1602 – 1679) Ha scritto sulla teoria dei
numeri e l’astronomia.

Jean Leurechon
(c.1591–1670) Inventore del termometro clinico. Nell’opera: “Récréations
Mathemathiques” (1624)

Michał Boym S.J.
(1612-1659)  Missionario in Cina noto per
opere di botanica e zoologia. Nell’opera Clavis medica ad Chinarum doctrinam de
pulsibus
  introduce in Occidente la medicina
tradizionale cinese e l’utilizzo diagnostico della pulsazione radiale, femorale
e carotidea.

Ruggero Giuseppe Boscovich, S.J. – (1711 – 1787)
Famoso per la sua teoria atomica in
parte. Anche per l’elaborazione della prima procedura geometrica per
determinare l’equatore di un pianeta in rotazione da tre osservazioni di un tratto
di superficie e per il calcolo dell’orbita di un pianeta

Christoforo Clavio,
S.J. – (1538 -1612): calendario gregoriano. I suoi libri aritmetica sono stati utilizzati da molti
matematici da Leibniz a Cartesio

Honoré Fabri, S.J. –
(1607 – 1688) Geometria post-calcolo

Francesco Maria Grimaldi, S.J. – (1618 -1663):
diffrazione della luce. Ha
coniato la parola ‘diffrazione’ e ha utilizzato strumenti per misurare le
caratteristiche geologiche della Luna.

Paolo Guldino, S.J.
– (1577 – 1643) Regola di Guldino in geometria

Maximilian Hell, S.J. – (1720 – 1792) Astronomo.
Padre della magneto-terapia, poi sviluppata da Mesmer. Direttore dell’Osservatorio di Vienna
che ha scritto le tabelle astronomia e osservato il transito di Venere

Francesco Lana de Terzi,
S.J. (1631 – 1687) Il padre dell’aeronautica

Jerôme Nadal, S.J. –(1507
-1580) Prospettiva nell’arte

Ignace Pardies,
S.J. – (1636 – 1673)  Principio di
Pardies per la soluzione di un cavo flessibile sospeso

Andrea Pozzo, S.J. –
(1642 -1709) Fratello gesuita. Geometria di prospettiva nella pittura

Vincent Riccati,
S.J. – (1707 -1775) Funzioni iperboliche

Matteo Ricci, S.J. –
(1552 -1610)  Trattato sulle costellazioni

Giovanni Battista
Riccioli, S.J. – (1598 – 1671) Fondatore della selenografia. Fu il primo a
notare che Mizar era una “stella doppia”.

Girolamo Saccheri, S.J. – (1667-1733) : Il padre della geometria non-euclidea.

Christopher Scheiner,
S.J. – (1573 -1650) Macchie solari e
montatura equatoriale

Gaspar Schott, S.J.
– (1608 – 1666) Inventore del giunto universale in meccanica descritto nell’opera
Technica curiosa sive mirabilia
artis

Angelo Secchi, S.J.
– (1818 – 1878) Padre della spettroscopia astronomica.  Ha scoperto l’esistenza di spicole solari e
disegnato una mappa iniziale di Marte

Joseph Stepling,
S.J. – (1716 – 1778) Precursore della logica moderna, trasformò la logica
aristotelica in formule

André Tacquet, S.J.
– (1612 – 1660) Trattamento infinitesimale

Pierre Teilhard de
Chardin, S.J. – (1881 – 1955) Teoria dell’evoluzionismo finalistico voluto da
Dio

Ferdinand Verbiest,
S.J. – (1627 – 1688) Strumenti astronomici:  Altazimuth, Armilla equatoriale e celestiale,
Sestante, Globo celeste, Quadrante
Altazimuth

Juan Bautista Villalpando,
S.J. – (1552 – 1608) Trattati su geometria, gravità e architettura, in seguito
utilizzati da Isaac Newton

Gregory Saint
Vincent, S.J. – (1584-1667) Scoprì l’iperbole rettangolare. La scoperta fu
essenziale per i logaritmi

Niccolò Zucchi, S.J. – (1586 – 1670) Creatore
del primo telescopio rifrattore concavo (1616)

Bartolomeu de Gusmão
(1685-1724),  Naturalista noto per lo
sviluppo degli aerostati

Paolo Casati S.J. – (1617
– 1707)  Meteorologia e speculazione sui
vuoti

Guy Consolmagno (1952
-), astronomo della Specola Vaticana, che si è prevalentemente dedicato alla
scienza planetaria.

James Cullen S.J. (1867-1933) Matematico noto per i numeri di Cullen nella “Teoria
dei numeri”

Tommaso Ceva S.J.  (1648 – 1737)  Matematico.  In Opuscola mathematica (1699) riunì varie
note di matematica e di geometria, tra le quali la descrizione di uno
strumento, da lui ideato, per ottenere meccanicamente la divisione di un angolo
in parti uguali

Pierre Teilhard de
Chardin (1881-1955), filosofo e paleontologo francese coinvolto nella scoperta
del cosiddetto Uomo di Pechino.

George V. Coyne S.J. (1933 -), Astronomo. Studio polarimetrico di vari soggetti
tra cui le galassie Seyfert.

Albert Curtz S.J.
(1600-1671) – Sviluppò il lavoro di Tycho Brahe e la comprensione del suolo
lunare

Johann Baptist Cysat
S.J. – (1587-1657) Importanti ricerche sulla comete e la nebulosa di Orione.
Sua è l’opera con il lungo titolo  Mathematica astronomica de loco, motu,
magnitudine et causis cometae qui sub finem anni 1618 et initium anni 1619 in
coelo fulsit. Ingolstadt Ex Typographeo Ederiano 1619

Jean-Charles de la
Faille S.J. (1597-1652) Matematico. Determinò il centro di gravità del settore
di un cerchio nell’opera: Theoremata de
centro gravitatis partium circuli et ellipsis
(1632)

Josef Dobrovský S.J.
(1753 – 1829) Filologo, linguista, slavista e storico. Uno dei più importanti
personaggi della rinascita nazionale ceca.

Luis de Molina S.J. (1535-1600)
Teoria del valore soggettivo in economia
(contro la teoria del valore basata sul lavoro, di Karl Marx).

Girolamo
Saccheri  S.J. (1667 – 1733) Geometria
iperbolica

Alberto Dou  S.J. ( 1915 -2009) Matematico,
ingegnere e membro della Reale Accademia delle scienze. Calcoli per il
Programma Apollo della NASA

Gyula Fényi S.J. (1845-1927)  Astronomo ungherese
noto per le sue osservazioni del sole. Il primo a notare una corrispondenza tra
le prominenze solari e le macchie solari. Ha un cratere lunare a lui dedicato

Christoph Grienberger S.J. (1561- 1636)  Astronomo e matematico.  Verificò personalmente la scoperta delle lune di Giove fatta da
Galileo fu un astronomo eminente: inventò telescopio con montatura
“equatoriale”, che ruotava su un’asse parallelo a quello della terra, e
contribuì allo sviluppo del telescopio rifrangente in uso oggi.

Marie-Heude S.J. (1836 -1902)  Missionario
francese e zoologo. Studio dei molluschi

Pierre Georg Joseph Kamel S.J. (1661 –
1706)  Missionario e botanico, la
pianta Camelia ha preso il suo nome.

Athanasius Kircher S.J. (1602- 1680) Nel suo scrutinium Pestis del 1658 ha rilevato la presenza di
“vermetti” o “animalculi” nel sangue, e ha concluso che la
malattia era causata da microrganismi. Fondatore dell’egittologia

Venceslao Pantaleon Kirwitzer- S.J. (1588 – 1626) Astronomo e missionario in Cina.

Franz Xaver Kugler – S.J. (1862 – 1929)  Più conosciuto
per il suo studio di tavolette cuneiformi era anche un chimico.

Ilario Altobelli
O.F.M. (1560 – 1637)  Astronomo. Ipotesi
sulla formazione della Via Lattea

Antoine de Laloubère S.J.  (1600–1664), Matematico che ha studiato
le proprietà della spirale.

Eugene Lafont S.J. – (1837 – 1908) Previsioni meteorologiche

Manuel Magri (1851-1907) – Pioniere dell’archeologia maltese.

Charles Malapert S.J.  (1581–1630) Fondatore
della cosmologia aristotelica. Noto per le osservazioni delle stelle del cielo
australe in contrasto con Copernico.

Paul McNally-S.J.  (1890–1955)
Ricerca sulle eclissi solari. Ha un cratere lunare dedicato a lui

Christian Mayer- S.J.  (1719 – 1783)  Studio pionieristico sulle stelle binarie.

Georges Lemaître  S.J.
(1894 -1966)  Teoria del Big Bang.
Prima ipotesi di una teoria che prevedesse l’espansione del cosmo, da lui
chiamata “ipotesi dell’atomo primitivo”. A lui è dedicato il cratere
lunare omonimo.

Juan Ignacio Molina (1740 – 1829) Ornitologo cileno e botanico. Una delle più
importanti figure della ricerca naturalistica latino americana di tutti i tempi

Alexius Silvius Polonus S.J. (1593-1653) – Calendariografia

Franz Reinzer S.J. (1661-1708) – Ha
scritto l’opera Meteorologia philosophicao-politica
sulle comete, meteore, fulmini, venti, fossili, metalli.

Vincenzo Riccati S.J. – (1707-1775) Matematico e fisico. Ha scoperto le
equazioni differenziali, tra cui l’equazione di Riccati

Matteo Ricci (1552-1610), matematico, traduttore di matematica, e nota per
importanza alle missioni dei Gesuiti in Cina.

Christoph Scheiner –  S.J. (1573 – 1650) Astronomo noto per una
disputa con Galileo Galilei per la scoperta delle macchie solari.

Gerolamo Sersale- S.J.  (1584–1654) Prima mappa lunare precisa
nel 1650. Il cratere Sirsalis prende il nome da lui.

Ignacije Szentmartony
S.J. (1718 –  1793) Mappatura del Brasile

André Tacquet S.J. (1612 – 1660)
Precursore del calcolo infinitesimale.

Franz de Paula Triesnecker S.J. (1745 – 1817) Astronomo austriaco. Misure dei
corpi celesti

Theodor Wulf  S.J. (1868 -1946) Autore di
ricerche sulla radioattività e  l’elettrostatica.
Costruì  nel 1906 numerosi strumenti di
misura elettrostatici, tra i quali un elettrometro bifilare. Tra i primi a
individuare la radiazione atmosferica facendo esperimenti alla base e sulla
cima della Torre Eiffel a Parigi.

Giovanni Battista Zupi S.J. – (c.
1590–1650) Astronomo. Ha scoperto che Mercurio ha fasi orbitali.

Valentin Stansel (1621 – 1705) – Astronomo ceco in Brasile. Scopritore della
cometa Estancel-Gottignies. Isaac Newton lo cita nel suo Principia

 

Astronomi
Francescani

Astronomi col saio francescano?
Padre Ilario Altobelli, di Montecchio (ora chiamata Treia), nelle Marche.  A soli 15 anni – nel 1575 indossò il saio di
frate minore conventuale. Fu ordinato sacerdote nel 1585 e dal 1587 studiò a
Roma, presso il Collegio di San Bonaventura laureandosi in teologia.

Dal 1599 al 1605 fu rettore e docente
di matematica dello Studio di Verona. Il 9 ottobre del 1604 Padre Altobelli fu
tra i primi a osservare la Supernova di Keplero o SN 1604 informando Galileo Galilei,
che allora insegnava a Padova, e che sul fenomeno tenne tre lezioni: la
posizione della stella pareva contraddire le ipotesi cosmologiche correnti,
ponendosi fuori dell’ottava sfera.

Padre Altobelli scrisse anche a
Galilei di sue ipotesi sulla formazione della Via Lattea e gli chiese nuove
lenti per il proprio cannocchiale. Le sue lettere sono pubblicate nell’Edizione
nazionale delle opere di Galilei.
Antonio de Marchena è stato un
francescano spagnolo che visse nel transito
dei secoli XV-XVI. Era frate del convento della
Rabida, dove nel 1484 Cristoforo Colombo
presentò domanda di asilo per sé e suo figlio Diego.
Conosciuto come l’”astrologo”
per il suo amore
verso l’astronomia, è stato il primo confidente di
Colombo in Spagna

 

Astronomia gesuita

All’ingresso della mostra sulla Luna dello
Smithsonian Institute (Washington D.C., USA) vi è una grande copia di uno dei
primi selenografi (1651). Questa mappa è stata tratta dal libro Almagestum Novum fu realizzata dagli
astronomi gesuiti Padre Riccioli e Padre Grimaldi. Nella parte superiore è
scritto: “Gli uomini non abitano sulla luna e neppure le anime vi migrano”.
E ‘il più noto di tutti selenografi ed è stato utilizzato dalla maggior parte
degli studiosi per la nomenclatura lunare nel corso di tre secoli. Durante
questo periodo, gli astronomi hanno cambiato più volte le denominazioni dei
crateri in conflitto con le mappe lunari. Nel 1922 è stata fondata l’Unione
Astronomica Internazionale (IAU) eliminando questi conflitti tramite la
codifica di tutti gli oggetti lunari: 35 dei 40 nomi gesuiti sopravvissero alla
cernita e furono inseriti nel catalogo del National Air and Space Museum (NASM)
che identifica circa 1600 punti della superficie lunare.

Ma non pensate che i nomi Gesuiti siano presenti solo sui selenografi  perché ce li misero loro. Piuttosto è stata
una convergenza di opinioni di astronomi per più di tre secoli: cartografi,
prima e dopo Riccioli hanno più volte confermato che questi 40 sacerdoti meritassero
questo onore. Non c’è da stupirsi. I gesuiti ebbero enorme influenza non solo
sulla matematica (a loro si devono i segni più e meno) ma anche allo sviluppo di
altre scienze come l’astronomia. Gli storici della scienza hanno sempre
elencato un numero sorprendentemente elevato di gesuiti tra i più grandi
scienziati e matematici di tutti i tempi. Sono stati all’avanguardia delle
scienze. Nel 1773 furono soppressi 130 osservatori astronomici e 30 di questi
erano gestiti da gesuiti. Tuttora nuovi nomi legati alla Compagnia di Gesù
vengono aggiunti alla lista dalla Unione Astronomica Internazionale.

All’inizio Galileo e la sua opera furono
ben accolti celebrati dagli uomini di Chiesa più eminenti. Verso la fine del
1610 un sacerdote gesuita, Padre Cristoforo Clavio scrisse a Galileo per
informarlo che i suoi colleghi astronomi, gesuiti, avevano confermato le
scoperte da lui fatte con il telescopio.

Quando, l’anno dopo, si  recò a Roma, Galileo fu salutato con
entusiasmo dalle figure religiose tanto quanto da quelle secolari. In
quell’occasione Galileo scrisse a un amico: “sono stato ricevuto accolto con
favore da molti illustri cardinali, prelati e principi di questa città”.  Galileo ebbe il piacere di una lunga udienza
con il Papa, Paolo V, mentre i gesuiti del collegio Romano celebrarono le sue
scoperte con una giornata di attività. Galileo ne fu entusiasta: davanti a un
pubblico di cardinali, studiosi e intellettuali secolari di spicco, studenti di
padre Cristoforo Grienberger e padre Clavio parlarono delle grandi scoperte
dell’astronomo toscano. Si trattava di studiosi di distinzione considerevole.
Padre Griensberger, che verificò personalmente la scoperta delle lune di Giove
fatta da Galileo fu un astronomo eminente: inventò telescopio con montatura
“equatoriale”, che ruotava su un’asse parallelo a quello della terra, e
contribuì allo sviluppo del telescopio rifrangente in uso oggi.

Padre Clavio, uno dei grandi matematici
del suo tempo, produsse il calendario Gregoriano (entrato in vigore nel 1582),
grazie al quale furono risolte le imprecisioni che avevano piagato il vecchio
calendario giuliano. I calcoli fatti da padre Clavio per stabilire la lunghezza
dell’anno solare il numero dei giorni necessari a tenere il calendario in linea
con l’anno solare – novenatesette giorni intercalari ogni quattrocento anni –
furono così precisi che gli studiosi, ancora oggi, non sanno capacitarsi di
come vi sia giunto.

I gesuiti osservarono, in alcuni casi prima
degli altri, le fasce colorate della superficie di Giove, la nebulosa di
Andromeda e gli anelli di Saturno. Avanzavano teorie sulla circolazione del
sangue (indipendentemente da Harvey), sulla possibilità teorica di volare, sul
modo in cui la luna provoca le maree e sulla natura della propagazione della
luce tramite le onde. Le mappe delle stelle nell’emisfero meridionale, la
logica simbolica, le misure per controllare i flussi del Po e dell’Adige,
l’introduzione dei segni “più” e “meno” nella matematica italiana, furono tutti
successi tipici della Compagnia, e scienziati influenti come Fermat, Huygens,
Leibniz e Newton il non furono i soli a tenerli da conto come preziosi
consulenti…

Uno  dei maggiori scienziati gesuiti fu padre Ruggero Boscovich (1711-1787) che Sir
Harold Hartley, membro della prestigiosa Royal Society chiamò “una delle più
grandi figure intellettuali tutti tempi”. Padre Boscovich fu un vero
intellettuale poliedrico: esperto di teoria atomica, ottica, matematica e
astronomia, membro eletto di società erudite e di prestigiose accademie
scientifiche in tutta Europa, nonché poeta raffinato di versi latini che
scrisse sotto gli auspici della prestigiosa Accademia degli Arcadi di Roma. Non
vi è da meravigliarsi che sia stato chiamato “il più grande genio che la
Yugoslavia abbia prodotto”.

Ricordiamo qui il trattato sulle macchie
solari (1736) e quello sul passaggio di Mercurio (1737), cui seguirono i
“Dialoghi sull’aurora boreale” (1738); i trattati “Sullo straordinario uso al
telescopio per determinare gli oggetti celesti”
(1739), “Sul moto di un corpo attratto verso centro immobile”  (1740) e “Sui vari effetti della gravità nei
vari punti della terra” (1741) che anticipava l’importante lavoro che Boscovich
avrebbe compiuto nell’ambito della geodesia e infine quello sull’”Aberrazione
delle stelle fisse” (1742).

Padre Boscovich sviluppò il primo metodo
geometrico per calcolare l’orbita planetaria sulla base di tre osservazione
della sua posizione. La sua Theoria
philosophiae naturalis
, pubblicata per la prima volta nel 1758 attrasse
ammiratori ai suoi tempi e sempre ne ha attratti, da allora per il suo
ambizioso tentativo di comprendere la struttura dell’universo avendo come punto
di riferimento una singola idea… L’originale contributo di Boscovich anticipò
gli obiettivi e molti degli elementi della fisica atomica novecentesca…Padre
Athanasius Kircher (1602-1680) ricorda padre Boscovich per l’enorme gamma dei
suoi interessi; egli è stato paragonato a Leonardo da Vinci e onorato con il
titolo di “maestro di 100 arti”.

Il più antico osservatorio astronomico è del Vaticano

L’Osservatorio Astronomico, o Specola Vaticana, è un istituto di
ricerca scientifica direttamente dipendente dalla Santa Sede; esso fa capo al
Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.

La Specola Vaticana può essere considerata uno degli Osservatori
astronomici più antichi del mondo. La sua origine infatti risale alla seconda
metà del secolo XVI, quando Papa Gregorio XIII fece erigere in Vaticano nel
1578 la Torre dei Venti e vi invitò i Gesuiti astronomi e matematici del
Collegio Romano a preparare la riforma del calendario promulgata poi nel 1582.
Da allora, con sostanziale continuità, la Santa Sede non ha cessato di
manifestare interesse e di dare il proprio appoggio alla ricerca astronomica.
Questa antica tradizione raggiunse il suo apice nel secolo XX con le ricerche
compiute presso il Collegio Romano dal famoso astronomo gesuita padre Angelo
Secchi, che per primo classificò le stelle in base ai loro spettri. Fu sulla base
di questa lunga e ricca tradizione che papa Leone XIII, per contrastare le
persistenti accuse fatte alla Chiesa di essere contraria al progresso
scientifico, con il Motu proprio Ut mysticam del 14 marzo 1891 fondò
l’Osservatorio sul colle Vaticano, dietro la Basilica di San Pietro.

Con direttore e personale forniti
da diversi Ordini religiosi come Barnabiti, Oratoriani, Agostiniani, Gesuiti,
la Specola operò in Vaticano per poco più di 40 anni, occupandosi
principalmente dell’attuazione, insieme ad altri osservatori, del grande
programma internazionale della Carta Fotografica del Cielo.

Nel 1910, san Pio X dette alla
Specola più ampi spazi, assegnandole il villino che Leone XIII aveva fatto
costruire nei giardini vaticani e nominando direttore padre G. Hagen, gesuita.
Ma agli inizi degli anni trenta, l’aumento delle luci elettriche che aveva
accompagnato la crescita urbana della Città Eterna aveva reso il cielo di Roma
così luminoso da rendere impossibile agli astronomi lo studio delle stelle più
deboli. Pio XI dispose allora che la Specola
si trasferisse nella sua residenza estiva a Castelgandolfo, sui Colli Albani a
circa 35 km a sud di Roma. In questo ambiente così ricco di storia, intorno al
1935 fu rifondato e affidato ai Gesuiti un moderno Osservatorio dotato di tre
nuovi telescopi e di un laboratorio astrofisico per analisi spettrochimiche.

La Biblioteca di Castelgandolfo,
ricca di circa 22.000 volumi, possiede una preziosa collezione di libri antichi
tra cui opere di Copernico, Galileo, Newton, Keplero, Brahe, Clavio, Secchi;
accoglie anche una importante collezione di meteoriti, preziose per le
informazioni che ci possono dare sui primordi del sistema solare. I risultati
delle ricerche vengono pubblicati su riviste internazionali.

Il Rapporto Annuale viene inviato
a circa 400 istituti sparsi nel mondo. Ogni due anni circa si organizzano
incontri internazionali in cui vengono invitati una ventina di scienziati per
trattare argomenti oggetti di studio dell’Osservatorio e i cui atti vengono poi
pubblicati in apposito volume.

L’Osservatorio è finanziato
annualmente dalla Santa Sede; tuttavia, per l’attuazione di programmi
particolari l’Osservatorio conta sull’aiuto di amici e benefattori e a questo
scopo si è fondata la Società Vatican
Observatory Foundation
, esente da tasse nello Stato di Arizona.

Alla Specola oggi lavorano dodici
astronomi e matematici, coordinati dal reverendo Josè Gabriel Funes.

Giorgio Nadali

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